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Anas, Corte dei conti, in 2021 ritardi in investimenti per nuove opere

Nell’anno 2021 si sono registrati ritardi negli investimenti di Anas rispetto alle previsioni del contratto di programma, con uno scostamento tra la previsione ed il consuntivo che evidenzia una forte variazione negativa (-51%) in termini di investimenti per nuove opere. E' quanto scrive la Sezione controllo enti della Corte dei conti

C. conti, in 2021 ritardi in investimenti per nuove opere

Nell’anno 2021 si sono registrati ritardi negli investimenti di Anas rispetto alle previsioni del contratto di programma, con uno scostamento tra la previsione ed il consuntivo che evidenzia una forte variazione negativa (-51%) in termini di investimenti per nuove opere. E’ quanto scrive la Sezione controllo enti della Corte dei conti che ha approvato, con delibera n. 146/2022, la relazione sulla gestione 2021 di Anas Spa, direttamente controllata da Ferrovie dello Stato Italiane, che ne redige il bilancio consolidato.

Ammonta a 5,25 miliardi di euro l’importo complessivo dei lavori in corso, relativi a nuove infrastrutture stradali, mentre si attestano, rispettivamente, a 1,31 miliardi e a 154 milioni di euro gli importi dei lavori avviati e di quelli ultimati. I lavori di manutenzione ricorrente e programmata registrano, invece, quota 156 e 799 milioni di euro. Le attività di controllo delle opere d’arte fanno registrare una positiva evoluzione nella sorveglianza, con 69.506 ispezioni ricorrenti e 15.703 ispezioni principali. L’incremento del personale tecnico e il perfezionamento dei sistemi di monitoraggio digitale di ponti e viadotti hanno consentito ad Anas di migliorare le performance per la sicurezza ed il mantenimento del patrimonio infrastrutturale in gestione.

Continua a destare preoccupazione per taluni aspetti critici irrisolti, indica la magistratura contabili, la società Anas international enterprise spa (Aie), soprattutto per quanto attiene all’esecuzione dell’originario progetto di riassetto delle attività estere che, avviato da Anas nel 2020 e profondamente rivisitato, non ha ancora trovato compimento dopo diversi differimenti. Il conflitto russo-ucraino e l’adozione di sanzioni economiche da parte dell’occidente hanno reso necessario un ulteriore approfondimento sull’ipotizzato trasferimento in Anas della partecipazione detenuta da Aie in Aie Rus.

Il patrimonio netto 2021 (2.441.467.804 euro), ricordano i giudici contabili, è in diminuzione sul 2020 di 190.712 euro. Le disponibilità liquide, che si attestano a 388.259.310 euro, registrano un aumento di 157,848 milioni. Il conto economico chiude con un utile di 0,4 milioni, riferibile all’aumento dei ricavi ed al risultato positivo della gestione finanziaria.

 

 

La gestione operativa evidenzia una riduzione del saldo rispetto al 2019 che, pur restando positivo (147,36 milioni), è eroso da ammortamenti e svalutazioni per un valore netto di 153,9 milioni di euro, facendo registrare un Ebit negativo di 6,61 milioni. A fronte di questo risultato operativo, la gestione finanziaria mostra un dato positivo di 6,98 milioni di euro, con un miglioramento sul 2020 legato per lo più al minor accantonamento (156,7 milioni) effettuato, nel 2021, al fondo svalutazione Ifrs 9, a copertura dell’attività finanziaria verso la società Strada dei Parchi. Il valore contabile 2021 della concessione Anas-Mims è pari a 1.093,13 milioni di euro.

 

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