“L’assessorato alle Attività produttive ha condiviso e supportato fin dalla prima ora l’impegno del presidente della Regione Renato Schifani per la riapertura e il rilancio delle Terme di Sciacca e di Acireale. Sono fermamente convinto della necessità di restituire alla fruizione queste strutture, essenziali per lo sviluppo economico e turistico dell’Isola, valorizzando la vocazione termale delle due città”. Lo ha detto l’assessore alle Attività produttive della Regione siciliana, Edy Tamajo, a proposito dell’adozione, in giunta, del ‘Programma triennale delle esigenze pubbliche che possono essere soddisfatte attraverso forme di partenariato pubblico-privato’. Il provvedimento consente di dare avvio alla selezione dei partner privati per la riqualificazione dei due impianti termali.
“È una straordinaria opportunità di crescita per la Sicilia – ha aggiunto Tamajo – perché consente di utilizzare le competenze e l’esperienza dei privati per migliorare qualità, tempi e costi degli interventi. L’obiettivo della Regione è offrire in Sicilia un turismo termale di valore, capace di attrarre nuovi flussi turistici e di contribuire alla destagionalizzazione del settore. Confidiamo che questa iniziativa porti a una gestione efficace e innovativa, capace di valorizzare le nostre risorse e le nostre tradizioni”.
L’intervento ‘Rilancio terme di Sciacca e Acireale’ è finanziato con fondi pubblici attraverso 90 milioni di euro dell’Accordo per la coesione territoriale Fsc 2021-2027. Ammontano, invece, a quasi 94 milioni le risorse per cui ci si rivolgerà, attraverso avvisi pubblici, a capitali privati. In totale, il costo della riqualificazione delle terme di Sciacca ammonterà a poco più di 102 milioni, quello delle terme di Acireale a quasi 82 milioni di euro. Secondo il cronoprogramma previsto dal tavolo tecnico istituito in Regione, il prossimo passo sarà la pubblicazione degli avvisi esplorativi per la ricerca degli operatori economici a cui affidare la progettazione, la costruzione e la gestione dei complessi termali.
“Il nostro obiettivo – conclude Schifani – è realizzare in Sicilia un’offerta termale di qualità, valorizzando le peculiarità dei territori. Un’iniziativa in grado anche di captare nuovi flussi turistici e contribuire alla destagionalizzazione del turismo in Sicilia”.
“Dopo il recente sopralluogo della Regione con Federterme e Cassa Depositi e Prestiti registriamo un ulteriore passo avanti. L’assessorato regionale delle Attività produttive potrà avviare le procedure di selezione di partner privati per la riqualificazione e il rilancio dei due complessi termali con l’adozione del Programma triennale delle esigenze pubbliche che possono essere soddisfatte attraverso forme di partenariato pubblico-privato. Apprendiamo anche che, secondo il cronoprogramma previsto dal tavolo tecnico, il prossimo passo sarà la pubblicazione degli avvisi per ricercare gli operatori economici a cui affidare la progettazione, la costruzione e la gestione dei complessi termali”. A dirlo è il sindaco di Acireale (Catania), Roberto Barbagallo, che aggiunge: “Non possiamo che ringraziare il presidente Schifani, il Governo regionale e i componenti del tavolo tecnico che con grande celerità e lucidità stanno concretamente rendendo possibile la riqualificazione del patrimonio e il rilancio del termalismo in Sicilia”.
L’intervento ‘Rilancio terme di Sciacca e Acireale’ è finanziato con fondi pubblici attraverso 90 milioni di euro dell’Accordo per la coesione territoriale Fsc 2021-2027. Ammontano, invece, a quasi 94 milioni le risorse per cui ci si rivolgerà, attraverso avvisi pubblici, a capitali privati. In totale, il costo della riqualificazione delle terme di Sciacca ammonterà a poco più di 102 milioni, quello delle terme di Acireale a quasi 82 milioni di euro.