Le protezioni esterne presenti sui veicoli dotati di abitacolo e la massa stessa del veicolo hanno fatto la differenza per l’incolumità in caso di incidente, insieme alla tecnologia, con l’utilizzo sempre più diffuso di Advanced Driver Assistance System (Adas). Non a caso, i conducenti di autovetture e autocarri rappresentano oltre il 90% degli incolumi e il 65,6% degli infortunati, mentre per le due ruote a motore gli incolumi sono il 3,3% e gli infortunati il 29,9% (rispettivamente 1% e 12% per le biciclette). E’ quanto rileva l’Istat nel report sugli ‘Incidenti stradali anno 2021’.
Quanto alla cittadinanza dei conducenti, rilevata a partire dal 2016, nel 13% dei casi si tratta di cittadini stranieri (10,3% nel 2020 e 8,9% nel 2019) il 79,4% uomini e il 20,6% donne. Le comunità più rappresentate sono quelle di Romania, Albania e Marocco (circa il 34% dei conducenti stranieri coinvolti), dato che trova corrispondenza anche nelle quote di popolazione straniera residente in Italia. Tra i cittadini degli altri Paesi sono inclusi, dalla quarta alla decima posizione in graduatoria, anche quelli provenienti da Germania (4,1%), Moldavia (3,6%), Pakistan (3,0%), Ucraina (2,8%), Egitto (2,7%), Perù (2,6%) e Svizzera (2,5%).
I conducenti stranieri coinvolti in incidenti risultano occupanti di autovetture nel 60,5% dei casi, nel 12,7% alla guida di biciclette (6,7% del 2019 e 13,5% nel 2020), nel 7,8% di motocicli, nel 7,4% di mezzi pesanti. Significative anche le percentuali di conducenti di motocicli e monopattini elettrici coinvolti in incidenti stradali (3,4% e 2,8%). Per i conducenti stranieri di autocarri (circa 2.200, il 15% sul totale comprensivo anche degli italiani), le nazionalità più frequenti sono quelle rumena (19,6%), albanese (15,8%) e marocchina (9,7%).
Per i monopattini elettrici coinvolti in incidenti stradali, su 2.114 conducenti sono 865 quelli di nazionalità straniera (40,9% del totale), percentuale in forte aumento rispetto al 34,2% del 2020 e più elevata anche della quota relativa alle biciclette (23%).
In questo caso i conducenti stranieri provengono in larga parte da Filippine, Egitto, Marocco, Bangladesh e Nigeria. Tale tendenza, si osserva nel report Istat, potrebbe essere legata alla figura del “rider”, soprattutto sulle strade urbane, impiegata dai servizi di ristorazione per le consegne a domicilio, che spesso utilizza monopattini elettrici o biciclette.
Con riferimento alle età dei conducenti di monopattini elettrici, i più coinvolti in incidente sono le donne e gli uomini di 20-24 anni e di 45-59 anni tra quelli di cittadinanza italiana, gli uomini di 25-44 anni e le donne di 35-44 anni tra i cittadini stranieri.