(Adnkronos) – L’estate 2024 porta un vento nuovo all’Università Campus Bio-Medico di Roma. Dall’anno accademico 2024/25 partono tre corsi di laurea magistrale destinati ad arricchire una offerta formativa (open day i prossimi 8 e 9 luglio ore 16.00) in grado di spalancare le porte del mondo del lavoro.
Novità assolute sono: il nuovo corso magistrale in Odontoiatria e Protesi Dentaria (LM 46R), che verrà presentato nel convegno del 12 luglio “Odontoiatria e protesi dentaria: quali competenze e professionalità oggi e domani?” , e il nuovo corso di Scienze Infermieristiche e Ostetriche (LM/SNT1), entrambi in fase di accreditamento al Mur e a numero chiuso con test di ammissione in programma il 23 settembre (odontoiatria) e 4 ottobre (infermieristica) Si aggiorna inoltre il corso di laurea magistrale in Scienze e Tecnologie Alimentari e Food Design (LM/70), le iscrizioni sono aperte, con un’offerta sempre più in linea con le esigenze emergenti del comparto agroalimentare.
I due nuovi percorsi di studio in ambito sanitario, forti delle realtà cliniche e assistenziali integrate nel campus romano quali la Fondazione Policlinico Universitario Campus Bio-Medico e il Centro per le cure palliative “Insieme per la vita”, offrono agli studenti l’opportunità di formarsi in un contesto di strutture didattiche e sanitarie all’avanguardia in Italia con un corpo docente altamente qualificato in ambito assistenziale e di ricerca.
Scienze e Tecnologie Alimentari e Food Design si avvale di docenti esperti di tecnologia alimentare, chimica degli alimenti e microbiologia oltre che di professionisti del mondo delle imprese alimentari per offrire competenze aggiornate anche sugli aspetti normativi, regolatori, di bioeconomia, marketing, sensori e intelligenza artificiale.
Scegliere tra le nuove proposte di laurea magistrale UCBM significa investire davvero sul proprio futuro professionale; ottenere una formazione universitaria di elevato profilo con una forte connotazione in ambito tecnologico; garantirsi un più rapido accesso al mondo del lavoro. Secondo l’ultimo rapporto di Almalaurea 2024 sulla condizione occupazionale, infatti, gli studenti delle lauree magistrali di secondo livello iscritti all’Università Campus Bio-Medico di Roma hanno un tasso di occupazione a un anno dalla laurea dell’87,7% tra i magistrali biennali e dell’86,1% tra i magistrali a ciclo unico ( a livello nazionale: 77,1% per le lauree magistrali biennali e 74,2% per le lauree magistrali a ciclo unico) mentre a 5 anni dalla laurea il tasso di occupazione tocca il 91,6% per i magistrali biennali e 90,5% per i magistrali a ciclo unico (contro un dato nazionale dell’87,7% dei magistrali biennali e 89,1% dei magistrali a ciclo unico).
Grazie a un rapporto consolidato tra l’Università Campus Bio-Medico di Roma e il tessuto imprenditoriale nazionale, i percorsi sono strutturati in modo da recepire le esigenze più recenti del mondo del lavoro in ogni settore, apprendere l’utilizzo delle tecnologie più avanzate per offrire ai futuri laureati concrete opportunità professionali e significative occasioni di crescita personale.
I laureati magistrali in Odontoiatria e Protesi Dentaria (6 anni, 360 Cfu), dopo l’iscrizione all’albo professionale, potranno esercitare sia in ambito libero professionale sia in strutture sanitarie. L’odontoiatra potrà inoltre svolgere attività di ricerca in ambito universitario e contesti aziendali, in campo clinico, biomeccanico, merceologico.
I laureati magistrali in Scienze Infermieristiche e Ostetriche (2 anni, 120 Cfu) saranno preparati a progettare e implementare interventi infermieristici innovativi nei diversi contesti sanitari; migliorare i processi assistenziali; incidere sulla formazione di studenti e professionisti e partecipare attivamente alla ricerca scientifica nel campo sanitario. Sono previste lezioni su discipline scientifico-umanistiche, e la possibilità di effettuare tirocini professionali presso l’Università Campus Bio-Medico di Roma, la Fondazione Policlinico Universitario Campus Bio-Medico e altre strutture partner convenzionate.
I laureati magistrali in Scienze e Tecnologie Alimentari e Food Design (2 anni, 120 Cfu) avranno competenze specifiche per contribuire alla creazione e progettazione di prodotti alimentari distintivi che soddisfino non solo l’adeguatezza nutrizionale, ma anche le proprietà sensoriali e la sostenibilità ambientale, economica e sociale. Tali competenze si tradurranno in una figura in grado di saper gestire, in modo innovativo e consapevole, le necessità aziendali, del mercato e della ricerca secondo una visione olistica legata alla scienza e tecnologia alimentare.
Tutti gli studenti e le studentesse avranno la possibilità di usufruire delle moderne strutture didattiche e di ricerca integrate offerte dall’Università Campus Bio-Medico di Roma: dal Polo della ricerca Prabb al Cu.Bo, il nuovo edificio didattico a impatto energetico “quasi Zero” fino all’innovativo Simulation center di ultima generazione dotato delle più recenti tecnologie per l’apprendimento simulato. Con una sala immersiva e progettato secondo i criteri della sostenibilità mette a disposizione strumenti didattici con cui gli studenti potranno esercitarsi nelle pratiche di simulazione infermieristica e odontoiatrica imparando prima e meglio la professione con la possibilità di ripetere gli esercizi e sbagliare imparando. I macchinari per la simulazione, ad esempio, permettono di controllare la propria posizione operativa (corpo, testa, collo e braccia) durante le procedure migliorando l’efficacia degli interventi e riducendo i disturbi posturali che affliggono gli odontoiatri.
Con le nuove proposte per l’anno accademico 2024/25 i corsi di laurea dell’Università Campus Bio-Medico di Roma raggiungono così il numero di 16 e insieme all’offerta della UCBM Academy offrono un ampio ventaglio di possibilità con al centro la salute e il benessere della persona, la nutrizione umana, la sostenibilità, l’intelligenza artificiale e i big data. Gli studenti sono immersi in un moderno campus universitario posto nella Riserva naturale di Decima Malafede nel comune di Roma in un clima internazionale e in un ambiente ricco di proposte culturali e di aggregazione.
Tutte le informazioni sull’accesso ai nuovi corsi, borse di studio e facilitazioni su: https://www.unicampus.it/ricerca-proposta-formativa/?_corso_di_laurea=corsi-di-laurea-magistrale.
In Italia i laureati in Odontoiatria e protesi dentaria sono tra quelli che trovano lavoro più rapidamente dopo gli studi. Secondo Almalaurea, nel 2023 a un anno dalla laurea il tasso di occupazione a livello nazionale è del 79,7% (83,3% per gli uomini, 75,7% per le donne).
Il settore agroalimentare in Italia vale il 10 per cento del Pil ed è in continua crescita. Secondo uno studio presentato da Sace nel 2024 al Cibus di Parma, nel 2023 l’export di agroalimentare italiano ha raggiunto di nuovo un valore record pari a €64,4 miliardi, con un aumento del 6% circa rispetto all’anno precedente. Anche per il 2024 si attende un’ulteriore espansione del settore. Oltre al vino, guidano il successo del settore specialità come pasta e prodotti da forno (+8,6%), latte e formaggi (+10,3%), preparazioni di ortaggi e frutta (+12,5%) e altre preparazioni alimentari (+13%) che includono salse e conserve. L’Italia può contare su 51 diversi distretti dell’Agroalimentare e un grandissimo numero di imprese che esprimono le tradizioni, desiderano innovare ed espandersi sui mercati internazionali.
L’Italia, anche per la sua condizione demografica che vede un’età media elevata, un progressivo invecchiamento e una popolazione in diminuzione, ha un forte bisogno di infermieri: è infatti il Paese con il minor numero di operatori attivi dell’Europa occidentale. Secondo i dati dell’Organizzazione per la Cooperazione e lo Sviluppo in Europa (Oecd), in Italia per ogni 1000 abitanti sono presenti 6,2 infermieri contro una media europea di 8,2 e punte di 18 in Svizzera e Norvegia, 13 in Germania 11 in Francia e 8,2 nel Regno Unito. L’Italia impiega il 25% di infermieri in meno rispetto alla media UE (fonte: audizione alla Camera FNOPI 13.02.2024): secondo la Federazione Nazionale Ordini Professioni Infermieristiche mancherebbero in Italia 65.000 infermieri.