Sulla vicenda dell’emendamento al cosiddetto “Decreto sostegni” approvato dal parlamento nazionale, che prevede la scissione della Camera di commercio del Sud-est Catania, Ragusa e Siracusa, interviene la Ugl di Catania con il segretario Giovanni Musumeci. “E’ un blitz inquietante quello operato dalla politica, un vero e proprio intervento a gamba tesa su un processo di accorpamento che stava iniziando a consolidarsi dopo le difficoltà iniziali. Anche noi stessi all’origine avevamo avuto qualche perplessità soprattutto dal punto di vista organizzativo ed economico, visto che si dovevano accorpare tre enti comunque di grande importanza sul territorio, ma con il tempo abbiamo riposto fiducia in un programma a lungo periodo indispensabile per il rilancio e la valorizzazione di un’area rilevante economicamente come quella del Sud-est siciliano. L’aver unito Catania con Ragusa, due delle aree più ricche di questo versante isolano, avrebbe portato certamente benefici a Siracusa, cosa che non crediamo possa avvenire con l’annessione della Camera iblea e di quella aretusea a Caltanissetta, Agrigento e Trapani.
Non vogliamo pensare – aggiunge Musumeci – che una simile manovra possa essere stata pensata per indebolire la Camera di commercio catanese soltanto nell’ambito dell’affaire per la privatizzazione dell’aeroporto “Vincenzo Bellini”, operazione che riteniamo illogica sotto tutti i punti di vista a partire dal fatto che comunque Catania detiene sempre il controllo della maggioranza, secondo i dati esposti dagli enti coinvolti. Per un “dispetto” trasversale del genere, che a quanto pare ha creato più malumori che plauso, non si può pensare di penalizzare pesantemente la prospettiva di un ampia fetta di Sicilia che proprio nel Sud-est, unito dal punto di vista economico e culturale, puntava in un’ottica di crescita per tanti settori a comunciare da quelli del turismo e dell’agroalimentare. Crediamo ci sia ancora margine per mettere una pezza a questo pasticcio politico, ed intanto abbiamo chiesto un incontro urgente al presidente dell’ente camerale Pietro Agen – conclude il segretario territoriale della Ugl – per avere dei chiarimenti necessari alla luce di quello che sarà il domani dei lavoratori.”