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Catania e le sue trasformazioni, la Cisl al confronto con istituzioni e mondo del lavoro

Sul tema delle "Prospettive di sviluppo e coesione per il territorio di Catania”, la Cisl etnea ha aperto ieri il proprio consiglio generale, occasione di bilanci e preludio della fase congressuale

Catania, una città dal doppio volto: una faccia dinamica, che punta al futuro sulla via del cambiamento e dell’ammodernamento; l’altra alle prese con antiche emergenze ormai sempre più “strutturali” che la spingono al fatalismo. Per tali motivi, la Cisl di Catania ribadisce sia indispensabile avviare una stagione concertativa con tutti gli attori territoriali dello sviluppo e della crescita sociale ed economica.

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Sul tema delle “Prospettive di sviluppo e coesione per il territorio di Catania”, la Cisl etnea ha aperto ieri il proprio consiglio generale, occasione di bilanci e preludio della fase congressuale, con il confronto-dialogo con alcuni rappresentanti istituzionali e del mondo del lavoro: il prefetto Maria Carmela Librizzi; il sindaco Enrico Trantino; il direttore generale FCE Metro Catania Salvatore Fiore; la presidente di Confindustria Catania, Maria Cristina Busi. Ha aperto i lavori con la sua relazione, Maurizio Attanasio, segretario generale della Cisl catanese. Le conclusioni le ha tirate Sebastiano Cappuccio, segretario generale della Cisl siciliana.

 

 

«A Catania – ricorda Attanasio – sono tante le nuove infrastrutture che si stanno realizzando o che subiranno significative trasformazioni. Un fiume di investimenti che sta interessando la metropolitana, il porto, le ferrovie, la stazione centrale, l’aeroporto, l’interporto, la viabilità e aree verdi o a parcheggio, e diverse piazze cittadine. Questa storica trasformazione deve essere accompagnata da una costante concertazione con tutti gli attori che a vario titolo rappresentano la società».

 

 

«Occorre avere consapevolezza – aggiunge – che parlare della trasformazione della città e di infrastrutture è come parlare del mondo quotidiano e dei nostri progetti di vita. La città desiderata riflette, dà forma e voce alla vita che vogliamo o che aspettiamo che essa offra alle attuali e alle nuove generazioni. Per questo c’è estremo bisogno di un progetto condiviso, di un’idea nuova di città e territorio, di una grande intesa di sistema».

 

 

Al sindaco Trantino, il segretario della Cisl etnea ha chiesto di aprire da subito una agenda di confronto. I temi: società partecipate e aziende speciali (compresa quella della città metropolitana); infrastrutturazione della città; progettazione e fondi di sviluppo e coesione; periferie: zona industriale; politiche sociali; politiche sui tributi comunali; politiche dei trasporti e della mobilità sostenibile; igiene urbana e decoro della città; organismi di consultazione di politiche per i giovani e per le persone anziane.

 

 

«A Confindustria – continua Attanasio – abbiamo sottolineato che, per i cambiamenti in atto nei modelli del lavoro, dall’uso dell’intelligenza artificiale a nuove e qualificate professionalità e all’aumento del telelavoro, è ormai una esigenza incontrovertibile formulare nuove relazioni sindacali territoriali, che garantiscano lavoratori e datori di lavoro e che generino nuovi modelli di welfare-mix, per sviluppare quel benessere lavorativo e sociale richiamato anche da lei nel discorso del suo insediamento. Ci fa piacere che la presidente Busi, della quale abbiamo apprezzato il discorso d’insediamento, abbia espresso la volontà di avviare un dialogo constante con un sindacato responsabile come la Cisl, nel reciproco interesse dei lavoratori e del mondo delle imprese catanesi».

«Sul delicato tema della sicurezza sul lavoro, abbiamo riscontrato l‘impegno totale e condiviso del Prefetto e la volontà di convocare, a breve, l’organismo provinciale di controllo sugli incidenti. In questo quadro, abbiamo ribadito la necessità di far rispettare le direttive della Regione sulla sospensione dell’attività lavorativa nelle ore più calde del periodo climatologico più delicato verso cui stiamo andando».

Sul tema della infrastrutturazione e della mobilità, l’interlocuzione con l’ingegnere Fiore ha permesso di indicare la priorità: completare e avviare tutti i lotti appaltati della metropolitana FCE. «Ma essa non può rimanere esclusivamente relegata al tema infrastrutturale – avverte Attanasio – il confronto va necessariamente ampliato a tutto ciò che riguarda i temi della gestione, dell’organizzazione e dei servizi, sia della metro sia della restante parte della FCE, delle sue lavoratrici e dei suoi lavoratori».

 

 

Nelle sue conclusioni, Cappuccio ha ribadito l’importanza della concertazione. «Sempre più le politiche economiche europee condizioneranno quelle dei singoli stati – ha evidenziato il leader della Cisl siciliana – e dato che le leggi di bilancio regionali rispondono a piccole logiche redistributive, dobbiamo presidiare le istituzioni regionali e locali perché gli investimenti veri, nei settori della crescita e dello sviluppo, siano bene impiegati perché sono una massa così importante che possono ridisegnare l’assetto della nostra regione».

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