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Cisl: assistenza alunni con disabilità, l’assessorato regionale fissi la moratoria di un anno

CATANIA – La moratoria di un anno per trovare una soluzione valida sia per l’inizio regolare dell’anno scolastico sia per gli assistenti agli alunni con disabilità. E si guardi all’occupazione di personale specializzato e in servizio da 20 anni.
Arriva da Catania, per voce della Cisl etnea e delle sue federazioni di categoria Fisascat, Cisl Funzione pubblica e Cisl Scuola, la richiesta all’assessorato regionale alla Famiglia che punta a evitare che il prossimo anno scolastico inizi già con la negazione del diritto allo studio degli alunni più svantaggiati.

«La scuola non può ripartire nell’incertezza più totale e con uno scaricabarile delle competenze – afferma Maurizio Attanasio, segretario generale della Cisl catanese – e aggiungere disposizioni confuse a interpretazioni normative altrettanto confuse. Già non sappiamo ancora come verranno approntati i protocolli di sicurezza anti-Covid, non possiamo ora assistere all’aggiunta di ulteriori indeterminatezze nel definire a chi e come spetta prestare i servizi agli alunni disabili. È doveroso sottolineare che solo a Catania gli alunni disabili sono circa 8000, e almeno 1700 di loro con l’obbligo dell’assistenza. I lavoratori impegnati nell’assistenza sono circa 350 gli igienico-personali e 1200 per l’autonomia e la comunicazione».

«Abbiamo da tempo denunciato lo sfruttamento – continua – che spesso subiscono, da parte di certi datori di lavoro poco corretti, gli assistenti all’autonomia e alla comunicazione (i cosiddetti Asacom), invocando una norma univoca e regionale che impedisca il dumping contrattuale e salariale nei loro confronti».

«Oggi, abbiamo una forte preoccupazione – aggiunge Attanasio – perché l’anno scolastico rischia di iniziare con l’assenza degli assistenti igienico-personali. Si tratta, in questo caso, di lavoratori che da oltre 20 anni operano nelle scuole siciliane di ogni ordine e grado, che rischiano di restare a casa, a seguito di un parere richiesto al consiglio di giustizia amministrativa (CGA) dagli stessi uffici regionali, e per un rimpallo di competenze tra Governo regionale, con gli enti locali delegati, e la normativa nazionale che assegnerebbe l’assistenza igienica, o meglio dire l’assistenza di base, ai collaboratori scolastici».

«Non siamo sicuri però che per specifici bisogni degli alunni con disabilità complesse sia sufficiente una “assistenza di base”, cioè quella dei collaboratori scolastici, e non, come è stato fino a ora, con gli assistenti igienico personale, cioè una assistenza specializzata. Ecco quindi perché rileviamo la necessità che l’assessorato regionale alla Famiglia, dal quale dipendono le decisioni del caso, emani una moratoria di un anno, cosicché sia possibile costruire un percorso che veda accomunati la salvaguardia dei livelli occupazionali e il mantenimento del servizio».

Nello stesso tempo, la Cisl, la Fisascat, la Cisl Fp e la Cisl Scuola catanesi si appellano al Prefetto di Catania perché convochi in tempi brevi un tavolo con la presenza anche del garante della disabilità, gli assessorati regionali competenti e l’ufficio scolastico provinciale dove si chiarisca la situazione venutasi a creare.

«Perché nel prossimo anno scolastico – sottolinea Attanasio – non siano nuovamente penalizzati gli alunni con disabilità che già, a causa dell’emergenza da Covid 19 e l’attuazione della didattica a distanza non ponderata ai loro bisogni, hanno dovuto interrompere importanti percorsi di sostegno e riabilitazione con pesanti retrocessioni dello stato di apprendimento e inclusione».

«In questa vicenda tutta siciliana – conclude il numero uno della Cisl catanese – la politica e le istituzioni facciano prevalere il diritto allo studio di miglia di ragazzi è quello al lavoro delle miglia di lavoratrici e lavoratori che con professionalità e titoli specialistici assistono i ragazzi da oltre 20 anni.

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