CATANIA – Da oltre 2 mesi e mezzo due pescherecci di Mazara del Vallo e, con loro i 18 pescatori a bordo, si trovano sequestrati il Libia. Nella giornata di oggi, in cui si celebra la giornata mondiale della pesca, tra le tante voci si alza anche quella della Ugl di Catania per esprimere vicinanza alle famiglie dei membri degli equipaggi ed invocare un intervento deciso per la liberazione.
“A nostra memoria è il sequestro più lungo della storia di fermi nel Mediterraneo, ed è agghiacciante l’assordante silenzio che arriva da Roma su questa vicenda, mentre i famigliari di questi poveri lavoratori continuano ad aspettare un segnale positivo. Non è possibile che le poche imbarcazioni siciliane rimaste a solcare le onde del Mediterraneo, per sostenere l’economia di un comparto in crisi e sostentare centinaia di famiglie, debbano sistematicamente rischiare di trovarsi impelagate in situazioni del genere per colpe non loro. L’Italia deve essere autorevole e deve difendere i propri lavoratori – dichiara il segretario territoriale Giovanni Musumeci.” E nel contesto della celebrazione, dal sindacato arriva anche un pensiero per l’intero settore delle attività marinare, già in difficoltà e messo a dura prova dall’incedere dell’epidemia Covid-19.
“Lo Stato e la Regione non abbandonino coloro che allo stato attuale ancora tengono alto il nome della marineria siciliana che non chiede mance per sopravvivere, ma leggi non penalizzanti e opportunità serie. E su questo noi da Catania, città che vanta una flotta storica ed importante, continueremo a batterci – conclude il sindacalista.”