Catania, 13 marzo 2021 – Sostenere il percorso di riapplicazione dell’articolo 17 della legge 84/94 per creare il bacino dei lavoratori del porto di Catania e garantire, anche così, le condizioni perché lo scalo etneo mantenga la sua funzione strategica nell’ambito della Zona Economica Speciale della Sicilia orientale.
Sono le richieste che Maurizio Attanasio, segretario generale della Cisl di Catania, e Mauro Torrisi, segretario generale della federazione di categoria Fit Cisl, assieme a una delegazione dei lavoratori, hanno fatto a Giancarlo Cancelleri, sottosegretario al Ministero delle infrastrutture e della mobilità sostenibili, passato da Catania in occasione dell’inaugurazione della fermata di Fontanarossa, realizzata da Rete Ferroviaria Italiana, nei pressi dell’aeroporto Bellini di Catania.
A Cancelleri, accompagnato dal segretario regionale del Pd, Antony Barbagallo e dal deputato nazionale Luciano Cantone (M5S), componente della commissione parlamentare ai Trasporti, Attanasio e Torrisi hanno rappresentato la paradossale situazione del porto etneo, dove, a fronte di un aumento dei movimenti di merci fa seguito la “fuga” di importanti aziende del trasporto su mare.
«Un abbandono – sottolineano Attanasio e Torrisi – che sta comportando una grave crisi occupazionale che coinvolge 75 lavoratori, fra CPS (società che lavora per Tirrenia/CIN) oggi incassa integrazione, e i licenziamenti dei lavoratori della Caronte e Tourist e della New TTT Lines in seguito alla dismissione della tratta Catania/Napoli».
«Per la ricostituzione per Catania dell’art. 17 della legge 84/94, la cui richiesta è già stata avviata da Alberto Chiovelli, neo commissario straordinario dell’Adsp del Mare di Sicilia Orientale (porti di Catania e Augusta) che ha mostrato grande sensibilità, per tamponare l’emergenza occupazionale del Porto, sarebbe significativo il sostegno del sottosegretario Cancelleri per conto del governo nazionale».
«Una soluzione – concludono Attaasio e Torrisi – che troverebbe il suo senso nel futuro potenziamento delle strutture portuali etnee (tra cui la cosiddetta mantellata) e i cospicui investimenti previsti per la ZES, non solo per le linee del commercio internazionale che transitano per il Mediterraneo, ma anche in direzione del mantenimento della continuità territoriale e delle autostrade del mare, per le quali abbiamo già avviato una positiva interlocuzione con l’assessore regionale Marco Falcone»
Intanto, continuerà anche lunedì il presidio dei lavoratori della CPS davanti alla sede dell’Autorità portuale