CATANIA – Era stato fissato per fine luglio il termine ultimo per la firma dell’accordo per il rinnovo del contratto Aiop – Aris della sanità privata. Un evento atteso da ben 14 anni anche da migliaia di lavoratori siciliani quello che, dopo la pre-intesa del 10 giugno, invece non ha avuto lieto fine come spiega il segretario regionale della federazione Ugl sanità Carmelo Urzì. “Dopo una lunghissima trattativa, l’accelerazione impressa con l’avvento del ministro della Salute Roberto Speranza ed il si giunto dalle parti datoriali, sindacali e politiche, credevamo davvero di aver raggiunto il traguardo sperato ed inseguito per tantissimo tempo. Sembrerebbe che lo stop sia scaturito dopo la rottura tra i rappresentanti della Conferenza Stato – Regioni ed i vertici dell’ospedalità privata sulla dotazione di circa la metà dei 150 milioni di euro necessari per garantire la copertura dei costi relativi allo stesso rinnovo – spiega Urzì che è anche tra i delegati della Ugl per la trattativa contrattuale. Questo per noi non è accettabile, considerato che gli operatori della Sicilia aspettano da troppo tempo quello che è un loro diritto e, per questo, invochiamo l’intervento dell’assessore regionale della Salute Ruggero Razza perchè si faccia promotore di una spinta decisiva da parte delle autonomie regionali per la concretizzazione della messa a disposizione delle risorse economiche, considerato che stiamo parlando di strutture sanitarie pubbliche a capitale privato. Da parte nostra – conclude il segretario – come Ugl sanità Sicilia continueremo a tenere alta l’attenzione affinchè questa partita istituzionale possa essere chiusa in tempi rapidi e dare ai lavoratori ciò che meritano e attendono da troppi anni.”
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