CATANIA – Si è riunito ieri pomeriggio, nella sede di via Teatro Massimo, il direttivo della federazione provinciale Scuola guidata da Giusy Fiumanò, alla presenza del segretario territoriale Giovanni Musumeci, per fare il punto della situazione sulla conclusione dell’anno scolastico funestato dal Covid-19, sulla didattica a distanza e attività volte alla ripartenza delle lezioni a settembre a Catania e provincia. “Da marzo ad oggi, tra i tanti settori che hanno subito le conseguenze di questa pandemia, la scuola è stato tra quelli maggiormente messi a dura prova – ha detto Fiumanò. Improvvisamente ci siamo dovuti confrontare con una condizione singolare ed inedita, che ha stravolto programmi e metodi di lavoro. Nella realtà della nostra provincia non è stato affatto semplice dover continuare e completare l’anno scolastico con la didattica a distanza, dato che buona parte di alunni non aveva a disposizione gli strumenti tecnologici e, soprattutto, la connessione per il collegamento in remoto. Le istituzioni scolastiche si sono attivate, fin dal 9 marzo, a contattare gli alunni, dalla scuola dell’infanzia alla secondaria di II grado, tramite i social a disposizione (da Whatsapp alle varie piattaforme) per continuare un rapporto diretto e consentire loro di partecipare online alle attività didattiche. Laddove è stato possibile, sono stati forniti device agli studenti, anche con l’aiuto delle forze dell’ordine. I docenti di ogni ordine e grado si sono dovuti velocemente adattare ad un nuovo modo di fare didattica, che ha coinvolto le famiglie che hanno sostenuto un impegno particolarmente gravoso, anche in termini economici. L’obiettivo prioritario è stato quello di non lasciare nessuno indietro, principalmente gli alunni in difficoltà ed in particolare quelli con disabilità – ha proseguito la segretaria, raccontando la propria esperienza diretta di docente in un istituto catanese.
La federazione nazionale Ugl scuola, con il segretario Ornella Cuzzupi, ha sollecitato più volte il Ministero dell’istruzione per l’attuazione di sostanziali modifiche all’organizzazione scolastica a cominciare dalla riduzione del numero degli alunni per classe, dall’urgenza di concentrarsi sulla formazione del personale, per prepararlo all’innovazione didattica (con particolare riguardo al digitale da utilizzare in classe ed in presenza), all’autorizzazione di un contingente maggiore di immissioni in ruolo per garantire una ripartenza delle scuole che sia rispondente alla richiesta di sicurezza e tutela di studenti e dipendenti. Ciò che ci preoccupa è il nuovo anno scolastico – aggiunge – perché mancano solo due mesi e, nonostante le linee guida emanate, non abbiamo un quadro chiaro su come bisognerà ricominciare. L’ufficio scolastico regionale, di recente, ha inviato ai dirigenti scolastici una nota per la ricognizione e la verifica degli spazi utili, l’evidenziazione di eventuali necessità di nuove aree e di risorse di organico docenti e Ata per garantire il distanziamento fisico. Per questo è auspicabile che venga attivata in tempi brevissimi la Conferenza dei servizi a livello territoriale, al fine di riaprire le scuole in presenza garantendo, se dovesse perdurare l’emergenza sanitaria, le migliori condizioni di sicurezza. Parole di elogio, infine, sono giunte alla federazione da parte del segretario Musumeci: “L’impegno costante di Giusy Fiumanò e dell’intero direttivo ha portato in questi anni ad una crescita esponenziale della Ugl all’interno del settore scolastico. Anche nel periodo di lockdown la nostra sigla sindacale è stata in prima linea, rafforzandosi come punto di riferimento per i dipendenti del comparto, ed oggi continua ad essere protagonista di questa “fase 3” con proposte ed attività mirate ad ottenere un’istruzione sempre più efficace ed efficiente, soprattutto nella nostra realtà dove ci sono tante eccellenze ma anche molteplici criticità. Ci auguriamo – conclude il leader della Ugl di Catania – che in un momento così delicato come questo Città metropolitana ed i Comuni, oltre che gli uffici scolastici provinciale e regionale, sostengano la necessità di una visione comune sul riavvio del nuovo anno scolastico.”