CATANIA – “La sentenza del Tribunale di Catania, sezione lavoro, sulla vertenza dei “superminimi” erogati nel 2013 ad alcuni dipendenti della Società degli interporti siciliani, ristabilisce finalmente un principio di equità e di giustizia sociale, rappresentando peraltro un pronunciamento pilota sulla materia, da tempo oggetto di dibattito all’interno delle partecipate in Sicilia e non solo.” Lo dice Giovanni Musumeci, segretario generale territoriale della Ugl di Catania, sindacato che già in diverse occasioni ha segnalato come l’attribuzione di questi emolumenti aggiuntivi avvenisse in modo non conforme alla normativa vigente. “Senza nulla togliere al sacrosanto diritto di ogni lavoratore di percepire la giusta paga e gli incentivi eventualmente concordati, abbiamo sempre ritenuto il “superminimo” un’anomalia. Anche perché, nel passato, di questa forma particolare di incentivo è stato fatto un abuso nelle partecipate a qualunque livello, portando il costo del lavoro complessivo a livelli esorbitanti, rispetto alle reali capacità produttive delle aziende. Con il dettato dei giudici catanesi – evidenzia Musumeci – si apre quindi uno scenario di non poco conto, considerato che ad esempio nel caso specifico si riferisce a “superminimi” di un’annata ben definita, ma ci sono altri riconoscimenti riferiti ad anni precedenti che ancora oggi risultano attivi. Questo potrebbe rappresentare un sostanzioso danno erariale per le casse della Sis, che a nostro avviso dovrebbe immediatamente bloccare ogni “superminimo” e iniziare a recuperare quanto indebitamente versato dal 2014 ad oggi. Confidiamo quindi in una pronta risposta sulla questione da parte dell’amministratore unico della Società degli interporti siciliani e del 6° servizio “Partecipazioni” del Dipartimento regionale dell’Economia, connessa al rispetto di quanto stabilito dal Tribunale con questo storico verdetto. Come Ugl – conclude il segretario – saremo come sempre vigili ed attenti, perché la legalità e la buona amministrazione siano la guida per il mantenimento e lo sviluppo di una partecipata importante quale è la Sis.”
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