Sit–in davanti la Prefettura di Catania questa mattina, organizzato dall’Usb dei vigili del fuoco della provincia etnea, con il coordinatore regionale Carmelo Barbagallo incatenatosi nuovamente per protesta. La richiesta è quella di un incontro con i più alti rappresentanti del Governo. È necessario affrontare temi fondamentali per la sicurezza dei cittadini e per i lavoratori del Corpo Nazionale dell’Isola.
“Tutti questi elementi portano a riflettere sul fatto che un cospicuo aumento del personale in servizio sull’Isola potrebbe tamponare molti degli elementi che rendono fragile il nostro territorio. Sottolineiamo che molti figli di questa terra prestano con onore servizio fuori dalla regione ed oggi non hanno speranza di rientrare“.
Le motivazioni del sit-in davanti la Prefettura
Le principali questioni che ricadono sul personale vigili del fuoco. Gli elementi di un dispositivo di soccorso sempre più logorato dai carichi di lavoro:
Carenza personale del 30% in tutta la regione a vario titolo;
Ritardo nei pagamenti delle convenzioni boschive 2022;
Ritardo pagamenti buoni pasto;
Nucleo sommozzatori di Catania sottodimensionato di 14 unità;
Blocco passaggi di qualifica del personale generico e specialisti;
Smaltimento della procedura speciale e concorso pubblico 250 posti;
Numero insufficiente dei presidi permanenti dei vigili del fuoco che non possono coprire in tempi congrui il territorio siciliano;
Necessità di riqualificare molte sedi sul territorio in modo da fornire uomini e mezzi in numero congruo alle necessità del servizio ordinario e straordinario sul territorio dell’isola. Un’emergenza oggi avrebbe un intervento immediato limitato e insufficiente dovendo attendere eventuali mezzi e uomini dalla penisola. Le ultime tragedie avvenute: Marche – Campania – Emilia Romagna, ed in ogni stagione estiva, non fanno altro che mettere in apprensione i soccorritori!
Ripristino dell’accordo sulle circolare leggi speciali che, di fatto ha bloccato i colleghi aventi diritto al rientro nella propria regione; questo punto portato al prefetto rischia di diventare negativo: quell’accordo è inattuabile nella pubblica amministrazione.
Carmelo Barbagallo, coordinatore regionale dell’USB dei vigili del fuoco di Sicilia.