(Adnkronos) – È Barbara d’Urso – nota attrice e conduttrice televisiva nazionale – la testimonial scelta da Security Watch per promuovere attraverso una campagna di comunicazione l’utilizzo di WinLet, il dispositivo elettronico i per contrastare il fenomeno della violenza sulle donne, purtroppo troppo spesso protagonista delle cronache del nostro Paese. Con oltre trecento segnalazioni di allarme pervenute alle Centrali Operative del Gruppo Civis in un anno, WinLet si è infatti confermato, a due anni dal suo lancio ufficiale sul mercato, come uno strumento estremamente efficace per salvaguardare le donne e prevenire o risolvere positivamente eventuali aggressioni.
“L’aspetto che più mi è piaciuto del progetto WinLet è il fine ultimo: prevenire la violenza in tutte le sue forme – ha commentato Barbara d’Urso-. Io mi batto da 15 anni contro la violenza sulle donne ma anche contro la violenza omofoba. Nella mia trasmissione Pomeriggio 5 avevo fatto creare addirittura un timbro che appariva ogni volta che mi occupavo di questo argomento, tra l’altro molto spesso, in cui c’era scritto: chi ti picchia non ti ama. Con WinLet sono sicura che molte persone potranno finalmente sentirsi più sicure in ogni occasione, dall’uscire con gli amici, al tornare dal lavoro fino alla corsa al parco”.
Descrivere WinLet ed il suo funzionamento è semplice: si tratta di un mini dispositivo che può̀ essere utilizzato come bracciale, ciondolo o portachiavi, piccolo e leggero, delle dimensioni di uno smartwatch, in grado di collegarsi via bluetooth ad un App dedicata, disponibile sia per sistemi operativi iOS sia Android. Nel caso di una situazione di pericolo è sufficiente premere per tre volte l’unico pulsante presente su WinLet (panic button) per attivare una potente sirena ad alta frequenza che emette un suono superiore a 110 decibel, volto a mettere in fuga i malintenzionati.
Tenendo invece premuto per tre secondi il medesimo pulsante si attiva l’allarme silenzioso: una notifica avviserà̀ l’utente dell’avvenuto allarme e partiranno messaggi di SOS a tutti i referenti indicati in rubrica, che indicheranno anche la posizione dell’utente in tempo reale. Le Centrali Operative del Gruppo Civis, attive sette giorni su sette e ventiquattro ore su ventiquattro contatteranno immediatamente l’utente e, in caso di mancata risposta, allerteranno immediatamente le Forze dell’Ordine. Inoltre, un ulteriore funzionalità denominata “Seguimi ora!” consente ai referenti indicati in rubrica di localizzare e seguire su una mappa l’utente nei suoi spostamenti.
“Quando siamo partiti sapevamo di aver intrapreso la giusta direzione”, commenta Pier Carlo Montali, founder e ceo di Security Watch. “Il fenomeno della violenza sulle donne era, e purtroppo continua ad essere, tristemente attuale e non esisteva sul mercato uno strumento in grado di riassumere in sé tutte le caratteristiche di WinLet, capace di coniugare efficacia, discrezione, innovazione tecnologica e – perché no? – anche eleganza. Quando però nel 2022 abbiamo vinto gli Amazon Innovation Awards come migliore start up italiana dell’anno e tra le prime 20 in Europa, abbiamo capito non solo che eravamo sulla strada giusta, ma che dovevamo “spingere” ancora di più per far conoscere WinLet ad un numero di persone il più ampio possibile. Ecco perché siamo grati a Barbara d’Urso per aver abbracciato la nostra causa: siamo certi che con il suo aiuto WinLet sarà utilizzato da tante donne che potranno finalmente sentirsi più sicure e protette”, sottolinea.
“Siamo orgogliosi di far parte di questo progetto -aggiunge Francesca Zanè, amministratore del Gruppo Civis– al quale il nostro know how di oltre cinquant’anni nel settore della Vigilanza e sicurezza privata ha potuto dare un importante e concreto contributo. Le nostre Centrali Operative sono connesse ai dispositivi WinLet, sette giorni su sette e h24 e sono in grado di allertare in tempo reale le forze dell’ordine in caso di necessità. Le oltre trecento segnalazioni di quest’anno connesse all’utilizzo di WinLet sono la testimonianza più evidente dell’utilità del dispositivo”, conclude.