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Per “Tempesta di sorrisi” il metodo Rittmeyer dall’Istituto per Ciechi di Trieste

Tempesta di sorrisi, nato per combattere la deprivazione sociale, culturale, emotiva e affettiva,  propone ora il metodo Rittmeyer

Tempesta di sorrisi, nato per combattere la deprivazione sociale, culturale, emotiva e affettiva,  propone ora il metodo Rittmeyer. Infatti, il progetto sociale per sviluppare talenti nei rioni Angeli Custodi, Tondicello della Plaia e San Giuseppe La Rena, ha in programma per giovedì 24 e venerdì 25 novembre a Catania due incontri con Hubert Perfler ed Elena Weber, rispettivamente presidente e direttore generale del notissimo Istituto per i Ciechi di Trieste.

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“Si tratta – ha spiegato Nino Novello, presidente della cooperativa Infomedia, capofila del progetto – di due figure importantissime nell’ambito del panorama italiano del Sociale, visto che l’Istituto triestino Rittmeyer nato nel 1913 non si occupa solo di disabili visivi. Ha infatti al suo interno un’équipe multidisciplinare in grado di dare risposte globali a chiunque sia in difficoltà, sviluppando un efficace percorso a sostegno dell’integrazione scolastica. Un metodo sul quale occorre puntare”.

Hubert Perfler ed Elena Weber saranno dunque protagonisti, giovedì prossimo dalle 15 alle 19, con i bambini nell’Oratorio San Filippo Neri di via Teatro Greco 32 a Catania, del laboratorio dal titolo “Pari opportunità: Studiare e giocare insieme”.

L’indomani dalle 9 alle 13, nella sede catanese della Infomedia in via Vitaliano Brancati 14, guideranno invece il seminario dal titolo “Dinamiche di integrazione delle persone disabili nella scuola e nella società”, riservato a tutti gli operatori di Tempesta di sorrisi.

Questo progetto, avviato alla fine dello scorso anno nell’ambito dell’avviso Educare insieme, finanziato dal Dipartimento per le Politiche della Famiglia della Presidenza del Consiglio dei Ministri, deve il suo titolo alla Livio Tempesta, scuola catanese che ha, appunto, plessi in alcuni rioni periferici di Catania.

 

 

I destinatari di questo programma che si propone di combattere il disagio sociale con laboratori pomeridiani per sviluppare talenti e consentire ai ragazzi di fruire di misure di sostegno, sono gli allievi dell’Istituto comprensivo e le loro famiglie. Da un anno si lotta la dispersione scolastica rafforzando le competenze didattiche e si propongono sani e corretti stili di vita, dal cibo allo sport, per far crescere la coscienza dei singoli e della comunità. Oltre alla capofila Infomedia e alla Livio Tempesta, al progetto prendono parte, Filocrate, Cofrin e Staff Relation. Ma anche Laboo, startup che produce bici dal telaio in bamboo coltivato in Sicilia. E i ragazzi della scuola potranno seguire le varie fasi della realizzazione.

Foto: Elena Weber

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