A Palazzo Scammacca del Murgo in piazza Scammacca a Catania, con il patrocinio dell’UNESCO – Festival culturali delle città tardo barocche del Val di Noto – e del Distretto Turistico SudEst, le due mostre in contemporanea, gli acquerelli di Lucia Scuderi nei saloni al primo piano, e le foto di Alice Grassi al piano terra, nel piccolo Teatro del Murgo. Si potranno visitare gratuitamente fino al 20 gennaio 2025, il venerdì e il sabato dalle 16 alle 20 e la domenica dalle 10 alle 13. (Per informazioni +39 347 6208489).
Susanna Basile psicologa: “Entrambe le mostre sottolineano un comune fil rouge che riguarda la ricerca della natura senza nessuna interpretazione per Lucia Scuderi il colore che dà forma imprevista a dei giardini naturali e per Alice Grassi le ombre e le luci degli scatti nella fotografia e nel video presentato. I tagli di luce oltremodo ben definiti e la disinvoltura di una pennellata elegante e tridimensionale ispira un equilibrio cromatico come una mimesi e mediazione pittorica, tra l’immaginazione e la profonda osservazione di una realtà cangiante, in un mutarsi liquido che si rimodella in forma e sostanza, riconoscendo particolari psicologici com emersione del vissuto. Esattamente le stesse impressioni le ritroviamo in Alice Grassi, nelle scelte di luce e ombre dove una parte inconscia sembra affiorare e “maledire” le scelte efferate di una cattiva umanità pronta per per l’olocausto vegetale imminente”.
“Giardini imprevisti” di Lucia Scuderi www.luciascuderi.it, artista siciliana che vive e lavora a Catania. Disegna, scrive, dipinge, progetta.
“Giardini imprevisti” – in collaborazione con PHAOS Edizioni per la realizzazione del catalogo – ha al centro del suo interesse il rapporto tra l’uomo e la natura, come un’indagine di questa complessa relazione che continua a cambiare.
Questi giardini imprevisti in cui ci imbattiamo sono il luogo archetipico e universale in cui invitare ad una riflessione – poetica e necessaria, non più derogabile – nell’urgenza di fare qualcosa per riconoscere l’unità e la simbiosi tra uomo e natura.
Lucia Scuderi sui suoi fogli di carta, diventati giganti, pianta, innesta, semina, inventa, immagina giardini, boschi, foreste di ogni forma e colore.
Alice Grassi www.alicegrassi.it è un’artista multimediale interessata a progetti interdisciplinari e partecipativi e lavora spesso in collaborazione con artisti e collettivi. La sua ricerca è incentrata sul rapporto di interdipendenza tra l’uomo e il suo territorio e per questo lavora spesso site-specific. Con la curatela di Rosa Anna Musumeci.
La fotografia di Alice è una lezione di iconografia come da Oxford Languages – “Il complesso dei motivi e criteri che distinguono e inquadrano l’immagine dal punto di vista culturale”. Nella definizione, l’oggetto dell’immagine è al tempo stesso necessario e accessorio, poiché l’accento viene spostato sul soggetto significante (l’artista) rispetto all’oggetto (il significato). Paradossale, ma ovvio, dato che motivi e criteri non possono attenere che allo sguardo umano, mentre l’oggetto si limita a materializzarli. E se lo sguardo di Alice si posa sui relitti della phoenix canariensis, è perché un’elaborazione intellettuale ed emotiva, cioè una scelta culturale, lo sostiene e lo giustifica. Attraverso l’elaborazione, l’oggetto è trasfigurato in simbolo, e il simbolo iscrive nell’immagine delle phoenices uccise dal punteruolo rosso la complessità e l’universalità della comprensione critica. Grazie allo spettacolo dello scempio, ma procedendo ben oltre, lo spettatore è condotto così a interrogarsi su cause, effetti e rimedi possibili, contingenti e sistemici; estrapolerà ciò che vede a innumerevoli altre devastazioni ambientali; e si interrogherà di conseguenza sui rischi di collasso che corre il rapporto uomo-natura in condizioni di sovrasaturazione demografica, economica e politica della biosfera.