L’oasi di Pumbino, in onore del piccolo “Pumba”, il Parco di San Rossore che ospita tantissimi animali del bosco, e i rifugi che danno una casa – tra gli altri – alla daina Lula e al cinghiale Dondo. La dolce Milù, una cagnolina trovata tra le strade di Molfetta (Bari), che è arrivata tra le braccia di Anna e Cloe. Un tasso e una faina investiti bisognosi di cure, un pullo di allocco caduto dal nido, un giovane cigno debilitato e tante piccole tartarughe: sono solo alcuni dei tantissimi animali selvatici salvati dal Cras “Stella del Nord” della Lega Italiana Difesa Animali e Ambiente. Ecco alcune delle emozionanti storie di Dalla Parte degli Animali, la trasmissione ideata dall’on. Michela Vittoria Brambilla, in onda domenica, su Rete4 alle 10 e 05, in replica la domenica alle 16.30 su La5 e il martedì in seconda serata sempre su Rete4. Insieme con Stella, a condurre ci sono sempre Leo e tanti altri giovani amici sempre dalla parte degli animali!
L’oasi di Macchiagrande è conosciuta anche come “oasi Pumbino”: prende il nome da “Pumba”, un maialino che ha accompagnato Charley, l’amministratore della struttura, per molto tempo e che è venuto a mancare un anno e mezzo fa: è dedicato a lui questo luogo di pace e tranquillità, per tutti gli animali in difficoltà. Il cinghiale Dondo, invece, dopo essere stato abbandonato, rischiava di essere abbattuto per via di un’ordinanza: l’ha invece salvato Raimondo, che da oggi se ne prende cura. Incantevole è anche il Parco di San Rossore, Migliarino e Massaciuccoli – nelle province di Pisa e Livorno – che ospita al suo interno daini, volpi, lupi, cavalli e perfino dromedari. E che dire della storia di Lula, una povera daina rifiutata dalla mamma di cui oggi si occupa Andrea che l’ha portata a casa, allattata e cresciuta insieme a cani, gatti e alpaca.
Toccante la storia di Milù, trovata randagia in pessime condizioni tra le strade di Molfetta. Sembrava destinata a un’esistenza di randagismo ed è invece stata salvata da mamma Anna e dalla figlia Cloe: si sono innamorate dei suoi occhi e Anna pensa, giustamente, che avere un cane possa insegnare alla figlia il senso della responsabilità.
Una giovane femmina di tasso (non chiamatela “tassa”) è stata investita: un cittadino l’ha subito portata al Cras “Stella del Nord” che la sta curando per una frattura all’ulna e al radio. Investita anche una piccola faina, mentre un pullo di allocco è caduto dal nido sbattendo il becco. Un giovane cigno ha ingerito qualcosa che non doveva (forse un amo) e deve fare una radiografia, mentre varie tartarughe hanno trovato ospitalità al Cras: ad alcune di loro i veterinari hanno ricostruito il carapace. A spiegarci le caratteristiche di questi meravigliosi animali, oltre a Stella, ai kids e ai veterinari, due esperti d’eccezione: il gufologo Marco Mastrorilli e il naturalista Vincenzo Perin.
Tantissime le storie di animali che cercano un lieto fine. Tra loro Mosè, un gigante buono di otto mesi che un pastore ha donato a una famiglia che ha pensato bene – si fa per dire – di abbandonare. Luna viveva in una stanzetta strettissima di un canile dell’Albania: oggi ha un problema alle ginocchia e nessuno la vuole adottare! Saetta, è vissuto sei anni in casa come un bimbo ed è stato poi relegato alla catena quando la sua proprietaria si è “stancata” di lui. Infine Borsi e Lilli, che hanno vissuto troppo tempo in un rifugio.
Ad aver trovato una casa e un proprietario speciale è invece Brownie, l’amico peloso dell’attore Giulio Berruti: i due hanno un rapporto simbiotico e l’attore dice che “gli ha cambiato la vita”.
“Dalla parte degli animali”, attraverso la televisione, arriva nelle case di tutti gli italiani per promuovere le adozioni, combattere la vergognosa piaga del randagismo e diffondere la cultura del possesso responsabile. Protagonisti del programma sono gli animali che vivono nei rifugi. Grazie alla vetrina televisiva, cani, gatti, e tanti altri animali, riescono a trovare il calore di una casa, l’amore di una famiglia e, in poche parole, il posto che meritano. È una trasmissione a cura di Carlo Gorla, per la regia di Fabio Villoresi, realizzata in collaborazione con la Lega Italiana Difesa Animali e Ambiente (LEIDAA).
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