L’esponente storico della sinistra catanese, Luca Cangemi, più volte deputato nazionale, critica le modalità con cui il sindaco di Catania, Salvo Pogliese, ha chiesto aiuto al Governo nazionale per scongiurare il dissesto del Comune.
“La lettera del Sindaco Pogliese – dice Cangemi – al governo sulla drammatica situazione finanziaria della città rientra in una vecchia tradizione subalterna e ipocrita. Come altro si può definire, di fronte al silenzio totale del governo, l’affermazione di avere trovato “sempre attenzione e disponibilità”? Come in epoca berlusconiana e renziana si cerca l’attenzione (e qualche regalo) ma non si contesta la politica che produce i disastri. Lo stato tragico dei conti del comune ha qualche nesso con la feroce politica di tagli ai trasferimenti agli Enti Locali ? Se sì questa politica va contrastata e chiesto un intervento sul corpo grande del debito (attraverso la Cassa deposti e prestiti ad esempio), un intervento per Catania e per altre grandi città. Possiamo dire che il Sindaco di Napoli sta assumendo un atteggiamento perlomeno più combattivo? Ci vuole quindi un atteggiamento diverso verso Roma. Ovviamente questo richiederebbe anche un atteggiamento diverso a Catania. Sarebbe necessaria la volontà di rompere un sistema di potere che si è stratificato in ogni ambito della vita della città e che è una delle cause profonde del disastro finanziario. E infine sarebbe, più di ogni altra cosa, necessaria una visione del futuro della città, un’idea di sviluppo e non il rallentamento del declino. Sono tutte cose che questa giunta di destra non vuole e non può fare. Sono tutte cose che devono costituire la piattaforma di un movimento di lotta costruito dal basso”.
Cangemi critica Pogliese: “Catania ha bisogno di lotte non di suppliche”
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