“La sanità siciliana è allo sbando e il caso dell’Asp di Trapani è solo la punta di un iceberg che solo all’idea fa rabbrividire. La gestione fallimentare di questo governo regionale e dei suoi uffici ha portato a una situazione drammatica, con cittadini privati del loro diritto fondamentale alla salute. E ora, invece di assumersi le proprie responsabilità, si abbaia alla luna senza mai mettere sotto accusa l’intero sistema. È inaccettabile!”. Così il deputato del Pd all’Ars Dario Safina sugli oltre 3mila referti di esami istologici rimasti in attesa all’Asp di Trapani.
“Le ispezioni hanno già evidenziato criticità gravissime: disfunzioni nella gestione, mancanza di verifiche e controlli, ritardi che hanno avuto conseguenze dirette sulla vita delle persone – aggiunge – C’erano relazioni, comunicazioni e richieste d’intervento ben precise, ma nessuno ha mosso un dito. E adesso, come se nulla fosse, si fa finta di non sapere, di non capire, di cadere dalle nuvole. La verità è che chi doveva vigilare ha fallito e la colpa ricade sull’intero sistema di governo regionale. La sanità pubblica non può essere gestita in questo modo, sulla pelle della gente. La situazione è talmente grave che oggi i siciliani si trovano davanti a un bivio: emigrare per curarsi o rassegnarsi al peggio. Questo non è accettabile. Se questa è l’idea di sanità che ha il governo Schifani, allora farebbero bene a dimettersi tutti”.
Per il deputato trapanese, il caso dell’Asp di Trapani “è solo il risultato della scellerata lottizzazione politica che questo governo di centrodestra ha deciso di mettere in campo anche nella sanità. E non basta – conclude – chiedere scusa alle oltre cento persone che, dopo mesi di attesa, hanno scoperto forse irrimediabilmente di avere un tumore e ora non sanno cosa fare. Le scuse, di fronte a questa tragedia, servono a poco. Servono fatti, servono responsabilità chiare e serve un cambio radicale nella gestione della sanità in Sicilia. Il tempo delle parole è finito. Il sistema è al collasso ed è colpa del governo regionale siciliano. Si prenda atto e si agisca di conseguenza”.