Il conflitto in Ucraina consegna, ancora una volta, il nostro territorio alla funzione di piattaforma di guerra al servizio delle strategie belliche degli USA. Dalla base statunitense di Sigonella decollano continuamente aerei diretti verso il teatro della crisi coinvolgendo il nostro territorio in una spirale di violenza che è il contrario di ciò che è necessario, cioè un serio sforzo diplomatico. Sappiamo inoltre che la moltiplicata attività aerea (anche con velivoli senza pilota) accentua pericoli e difficoltà quotidiane per le attività civili, a partire dal traffico aereo di Fontanarossa ,
Bisogna cambiare rotta: l’Italia deve fare la sua parte, cessando ogni invio di armi e ogni coinvolgimento nel conflitto, rifiutando uso delle basi e adoperandosi invece per un cessate il fuoco immediato. Deve finire anche il clima di ridicolo bellicismo agitato da partiti e giornali che colpisce scioccamente persino la cultura russa e ogni accento critico nel nostro paese. Da Sigonella rilanciamo l’obiettivo politico dell’uscita dell’Italia dalla Nato e della chiusura delle basi militari.
Luca Cangemi (segretario sezione PCI “O. Benario”)