Al via al Ministero dell’Università e della Ricerca il tavolo di lavoro sulla riforma dell’accesso ai corsi di Medicina. Voluto dal Ministro Anna Maria Bernini e presieduto da Andrea Lenzi, professore emerito di Endocrinologia presso l’Università Sapienza di Roma, il gruppo di esperti avrà il compito, in attuazione della delega legislativa, di contribuire a definire le modalità della revisione dell’accesso e della formazione nei corsi di studio di area di Scienze della Salute. In particolare, in prima battuta, formulerà proposte per l’armonizzazione dei corsi di studio del primo semestre.
Al tavolo partecipano, inoltre, David Della Morte Canosci, professore di Medicina Interna presso l’Università Tor Vergata di Roma; Angela di Baldassare, professoressa di Anatomia Umana presso l’Università di Chieti-Pescara; Daniele Gianfrilli, professore di Endocrinologia presso l’Università Sapienza di Roma; Giuseppe Pizzo, professore di Malattie Odontostomatologiche presso l’Università degli studi di Palermo; Brunella Restucci, professoressa di Patologia generale e Anatomia patologica veterinaria presso l’Università degli studi di Napoli Federico II; Roberta Siliquini, professoressa di Igiene presso l’Università degli studi di Torino; Giorgio Zauli, professore di Anatomia umana e già Rettore dell’Università degli studi di Ferrara; Gianluca Cerracchio, direttore generale degli Ordinamenti della Formazione Superiore e del Diritto allo Studio del Ministero dell’università e della ricerca. Lo scorso 16 ottobre la Commissione Istruzione pubblica, beni culturali del Senato della Repubblica ha dato il via libera al disegno di legge delega che rivede le modalità di accesso ai corsi di laurea in Medicina e chirurgia, Odontoiatria e protesi dentaria e Medicina veterinaria, garantendo una selezione più equa, basata sulle competenze acquisite dagli studenti. Il nuovo sistema di accesso supererà, quindi, il numero chiuso e abolirà i test d’ingresso. Il provvedimento è ora atteso all’esame dell’aula.
“Ci lasceremo alle spalle – dice il Ministro Bernini – un sistema che non valorizzava le aspirazioni degli studenti, frustrate da quiz e test che assomigliavano più a un lancio della monetina che a un vero sistema di selezione. Vogliamo assicurare che tutti gli studenti siano valutati sulla base di materie caratterizzanti, con domande legate alle competenze acquisite. E va fatto al più presto. Per questa ragione ho istituito un Tavolo di lavoro immediatamente operativo, presieduto dal Professor Andrea Lenzi, che da subito, ben prima dell’approvazione definitiva del testo da parte del Parlamento, lavorerà per l’armonizzazione dei percorsi di studio dei corsi di laurea coinvolti, in modo che la riforma sia non solo incisiva, ma anche tempestiva. Abbiamo una grande responsabilità, nei confronti delle ragazze e dei ragazzi, nonché del Paese. Dobbiamo riuscire a non deludere le aspettative dei primi, che cercano un futuro professionale all’altezza delle loro aspirazioni. E dobbiamo offrire soluzioni concrete e strutturali – conclude il Ministro – adatte alle esigenze del Servizio Sanitario Nazionale italiano”.