ROMA – Il Dl “Salvini” è pronto per l’esame del Colle il decreto legge su migranti e sicurezza approvato lunedì scorso dal Consiglio dei ministri.“Arriverà in serata”, assicurano fonti del Viminale. Un testo – 41 articoli – predisposto dal ministero dell’Interno, ma frutto di un ampio confronto con gli uffici legislativi di Giustizia, Palazzo Chigi e Quirinale. Ed anche il ministero dell’Economia è intervenuto sulla clausola finanziaria per la bollinatura da parte della Ragioneria di Stato. Ora spetterà al presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, vagliare il testo e firmarlo se non evidenzierà rilievi. Proprio il decreto, insieme ai contenuti della manovra, è stato al centro di un incontro oggi tra il capo dello Stato e il premier Conte.
Scorrendo il testo si legge poi in vari articoli che dall’attuazione delle disposizioni “non devono derivare nuovi o maggiori oneri a carico della finanza pubblica”. La formula – dietro la quale si scorge l’attenzione del Mef – appare ad esempio nell’articolo 2 che prevede il raddoppio della durata massima del trattenimento dello straniero nei Centri di permanenza per il rimpatrio da 90 a 180 giorni.
“Il richiedente asilo commette un reato? Immediata convocazione in Commissione, sospensione ed espulsione, questo accadrà. Un passo in avanti per tornare ad essere un Paese normale”. Così il ministro dell’Interno Matteo Salvini spiega la norma sul diritto d’asilo contenuta nel decreto in dirittura d’arrivo al Quirinale. La “sospensione del procedimento per il riconoscimento della protezione internazionale” al migrante che delinque si trasforma in un “procedimento immediato innanzi alla Commissione territoriale per il riconoscimento della protezione internazionale”.