PRATO – La convalida è arrivata ieri sera, dal test del Dna eseguita sul piccolo ed è questa la prova definitiva, al di là di ogni ragionevole dubbio, che la signora, sposata con un figlio di 7 anni, che di lavoro assiste gli anziani a domicilio a Prato, è la responsabile, in quando adulta, di quella relazione con un adolescente poco più che bambino. È quanto si apprende da fonti vicine all’inchiesta. Per il figlioletto la donna ha dato il consenso al prelievo venerdì, probabilmente, visto il risultato, per evitare le aggravanti. Nelle indagini coordinate dai pm Lorenzo Gestri e Lorenzo Boscagli l’attribuire la paternità del bimbo è uno degli elementi necessari per definire i rapporti tra la donna e il minore che dalla primavera 2017 la frequentava per prendere ripetizioni di inglese. La professoressa di inglese sarebbe arrivata in procura con il marito (che peraltro avrebbe riconosciuto il bambino come proprio), passando da un’entrata secondaria per rilasciare dichiarazioni spontanee sulla vicenda. L’insegnante è stata sentita circa due ore e mezzo e l’interrogatorio è stato secretato.
Professoressa di Prato: Dna del figlio conferma la paternità del minore

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