Tre presunti scafisti tunisini sono stati fermati da polizia, guardia di finanza e guardia costiera, con l’accusa di aver procurato l’ingresso illegale, nel territorio italiano, di 24 migranti. Il provvedimento è stato emesso dalla procura di Agrigento. I tre avrebbero trasportato 24 persone, anche loro di origini tunisine, fino in prossimità delle coste italiane a bordo di un peschereccio battente bandiera tunisina per poi trasbordarli su un natante in ferro e successivamente allontanarsi, “esponendo così i migranti al pericolo per la loro vita ed incolumità”.
Ad avvistare il peschereccio, in acque internazionali, la mattina del 2 novembre è stato Eagle1, l’assetto aereo dell’Agenzia Europea Frontex. Sul posto sono arrivate le motovedette della guardia costiera di Lampedusa e della guardia di finanza che hanno soccorso i migranti e bloccato il peschereccio in fuga. Le indagini, condotte dallo Sco e dalla Sisco di Palermo, dalla Squadra Mobile di Agrigento e dalla guardia di finanza e guardia costiera di Lampedusa, hanno permesso di accertare l’assenza a bordo del peschereccio di qualsivoglia elemento legato all’attività di pesca. I tre indagati sono stati portati nel carcere di Agrigento in attesa dell’udienza di convalida.