Palermo, 23 ago. – La richiesta di denaro oscillava tra i 20 e i 100 euro. I carabinieri della Stazione di Caltanissetta e della sezione Operativa della Compagnia del capoluogo hanno dato esecuzione a un’ordinanza di custodia cautelare, emessa dal gip nisseno, nei confronti di cinque persone ritenute responsabili di diverse ‘truffe dello specchietto’, commesse in un periodo compreso tra febbraio 2018 e ottobre 2020. Realizzate per la maggior parte nelle vie più trafficate di Caltanissetta e in alcune arterie di collegamento che portano al centro abitato del capoluogo le truffe seguivano uno schema abbastanza collaudato. Attraverso il lancio di biglie o l’utilizzo di bastoni gli indagati simulavano il danneggiamento dello specchietto della loro auto e chiedevano sul momento il pagamento di somme in denaro come risarcimento del danno.
“Il più delle volte tali tentativi venivano portati a termine – spiegano gli investigatori – e la vittima, credendo in buona fede nella propria responsabilità sull’incidente provocato, cedeva alle richieste. In altre circostanze alcune persone, invece, insistendo sulla risoluzione della controversia attraverso la compilazione del Cid o dopo la richiesta di aiuto alle forze di polizia portavano gli indagati a desistere dal proseguire”. Le indagini sono durate quasi un anno. Gli indagati, tutti residenti tra Canicattì e Castrofilippo e di età compresa tra 51 e 31 anni, agivano lontano dal territorio di loro dimora per evitare di essere riconosciuti dalle forze dell’ordine e dagli abitanti in ragione dei loro plurimi trascorsi giudiziari, anche specifici. Per le truffe utilizzavano diverse auto e la richiesta di denaro oscillava solitamente tra 20 e 100 euro. In un’occasione, a novembre del 2019, in pieno giorno in via Stefano Candura a Caltanissetta l’unica donna destinataria della misura cautelare, dopo aver ricevuto 20 euro dalla vittima e accortasi dell’ulteriore disponibilità di denaro all’interno del portafogli, ha estratto una pistola priva di tappo rosso intimandola consegna del restante denaro per poi allontanarsi a bordo dell’auto.
(Adnkronos)