Palazzolo Acreide si appresta a diventare ‘capitale’ mediterranea della protezione e valorizzazione delle colture arboree.
Per tre giorni – dall’11 al 13 maggio – i massimi esperti del settore, insieme con accademici e rappresentanti degli stakeholder delle filiere agrumicola, olivicola e mandorlicola del Mediterraneo si confronteranno nella cittadina siracusana nell’ambito del Programma ENI di Cooperazione Transfrontaliera “Italia-Tunisia” 2014-2020 e cofinanziato dall’Unione europea, progetto “Prometeo – Un villaggio transfrontaliero per proteggere le colture arboree mediterranee condividendo le conoscenze”. Progetto di cui è responsabile e coordinatrice la prof.ssa Santa Olga Cacciola del dipartimento di Agricoltura, Alimentazione e Ambiente dell’Università di Catania.
Nella prima giornata (giovedì 11 maggio) si terranno visite di studio in campo sulle colture arboree nell’Azienda Agricola del dott. agronomo Enzo Carpino a Palazzolo Acreide.
Venerdì 12 maggio, alle 10, nei locali del Municipio di Palazzolo Acreide, sarà inaugurato il “Laboratorio del villaggio transfrontaliero della conoscenza” nella sala destinata dall’amministrazione comunale agli incontri di “Prometeo”.
A seguire i lavori di presentazione dei risultati del progetto “Prometeo” che ha l’obiettivo di creare una rete transfrontaliera tra ricercatori, aziende e altri attori italiani e tunisini in un settore strategico per la macroregione Sicilia-Tunisia: quello delle colture arboree tipiche mediterranee come agrumi, mandorli e ulivi. Apriranno i lavori i direttori dei dipartimenti di Agricoltura, Alimentazione e Ambiente (Di3A) e Scienze Chimiche (DSC) dell’Università di Catania, Mario D’Amico e Antonino Licciardello, insieme con Daniela Bica e Vincenzo Petruso dell’Autorità di Gestione del programma ENI CBC “Italia-Tunisia”.
A seguire i contributi di esperti nel settore alla formulazione di protocolli diagnostici innovativi: Giuseppe Lima (Università del Molise), Giuseppe Frate (Alba Milagro International), Bruno Scanu (Università di Sassari). Sui protocolli specifici proposti e altre esperienze da condividere interverranno Najla Sadfi dell’Università di Tunisi El Manar e Jouda Mediouni di Inrat.
Sabato 13 maggio, dalle 10, il seminario sul tema “L’influenza dei cambiamenti climatici sulle colture e produzioni arboree mediterranee: esperienze e buone pratiche a confronto” con gli interventi di Stefano La Malfa (Università d Catania), Ercole Aloe (Gal Eloro), Mohamed Braham e Ali Ben Dhiab (esperti IO-Sousse), Ali Mhiri (Inat), Giosuè Catania (presidente Apo), Vladimiro Guarnaccia (Università di Torino), Giuseppe Dimino (Dipartimento Agricoltura della Regione Siciliana).
Alle 11 la sessione inaugurale del Parlamento rurale italiano con i saluti di Dario Cartabellotta (direttore generale dell’assessorato all’Agricoltura della Regione Siciliana), Raffaella Di Napoli (Crea), Giovanni Giugliano (presidente AIDCG), Pietro Puccio (presidente Rete Rurale Siciliana), Vincenzo Morale (presidente del Distretto Ortofrutticolo di Qualità della Sicilia).
Interverranno Sergio Campanella (direttore GAL Eloro e Segretario Generale ERP-Italia), Chedly Abdelly (direttore generale ANPR), Kim Smedslund (segretario generale di PREPARE), Vanessa Halhead (segretaria generale ERCA).
Le conclusioni sono affidate a Tom Jones (presidente ERCA) e a Nino Sutera (coordinatore ERP-Italia).
Il team transfrontaliero è costituito da otto partner che includono le Università di Catania (dipartimenti di Agricoltura Alimentazione e Ambiente, Scienze chimiche e Scienze Biomediche e Biotecnologiche) e di Tunis El Manar, il Centre Technique des Agrumes, l’Institut National de Recherche Agronomique de Tunisie, l’Agence Nationale de la Promotion de la Recherche scientifique, il Comune di Palazzolo Acreide, il Centro di Ricerca per l’Innovazione e Diffusione della Conoscenza (Cerid) e l’azienda Expergreen.
Il progetto coinvolge 30 partner associati che contribuiranno alle attività partecipando alle riunioni tematiche e favorendo lo sviluppo di soluzioni tecnologiche innovative.