La Polizia di Stato ha denunciato, in stato di libertà, due passeggeri che pensavano di partire, in aereo, rispettivamente con un’arma e un oggetto il cui trasporto, in entrambi i casi, è assolutamente vietato dalla legge.
In particolare, gli agenti della Polizia di Frontiera hanno fermato una catanese di 54 anni che stava per imbarcarsi su un volo diretto a Milano. La donna è stata bloccata ai controlli di sicurezza dopo che la scansione ai raggi x del suo bagaglio a mano ha rilevato la presenza di un oggetto non autorizzato. Una volta aperta la valigia, i poliziotti hanno trovato una baionetta con lama in acciaio appuntita a doppio filo della lunghezza di 30 centimetri, con impugnatura in acciaio e legno, munita di apposito fodero in metallo e cuoio, con attacco a cintura. L’arma, classificata dalla normativa vigente nella categoria di armi bianche, è stata immediatamente posta sotto sequestro e la donna è stata deferita all’Autorità Giudiziaria per il reato di porto d’armi od oggetti atti ad offendere.
A distanza di poche ore, ancora una volta, gli agenti della Polizia di Frontiera sono intervenuti, su richiesta del personale addetto ai controlli in aeroporto, dopo aver rilevato un oggetto sospetto, nascosto nella valigia di un passeggero. L’uomo, un 38enne di Siracusa, si è presentato nello scalo catanese con un biglietto aereo per Napoli, portando con sé un tirapugni, il cui porto è categoricamente vietato dalla legge. Per questa ragione, i poliziotti hanno sequestrato l’arma e denunciato il passeggero siracusano.
Nell’ultimo anno, la Polizia di Frontiera è intervenuta in svariati casi analoghi, sequestrando decine di tirapugni, nel rispetto delle norme in vigore e della sicurezza dei passeggeri.