CATANIA – I militari del Comando Provinciale della Guardia di Finanza di Catania, impegnati nel contrasto al fenomeno della commercializzazione di prodotti recanti marchi contraffatti, hanno dato esecuzione, nei giorni scorsi, a un provvedimento di perquisizione emesso dalla Procura etnea, con cui sono stati sottoposti a sequestro 178 articoli contraffatti che riproducevano capi di abbigliamento, pelletteria e accessori dei più famosi marchi di lusso della moda.
Tra questi anche due orologi Rolex, ben confezionati negli appositi astucci e corredati da certificazioni di autenticità, il tutto di buona fattura ma non originale.
Le indagini, condotte dai militari del I Gruppo Catania, hanno consentito – nell’attuale fase del procedimento in cui non si è ancora instaurato il contraddittorio con le parti – di disvelare un articolato sistema di commercializzazione del falso, operato mediante la creazione di apposite piattaforme virtuali di e-commerce e la pubblicizzazione sui più noti social-network quali Tik Tok, Facebook e Instagram.
Attraverso approfondite attività di polizia giudiziaria, le Fiamme Gialle etnee sono riuscite a ricostruire le modalità di stoccaggio e spedizione delle merci contraffatte, individuando i siti ove sono state eseguite le perquisizioni e sequestrati i 178 capi di abbigliamento e accessori contraffatti.
Gli articoli falsi, pronti per la spedizione, erano corredati da etichette riportanti i loghi riproducenti marchi di note case commerciali, registrate e tutelate da copyright, quali GUCCI, VERSACE, ADIDAS, LOUIS VUITTON, NIKE, PRADA, CARTIER, ROLEX etc. etc.
Artefici dell’attività illecita sono risultati quattro catanesi, imparentati tra loro, che, attraverso una “vetrina virtuale”, gestivano le richieste degli acquirenti di svariati articoli, tra cui T-shirt, pantaloni, maglie, giubbotti, orologi, occhiali, etc., imitazioni contraffatte dei più famosi brand nazionali ed esteri.
L’operazione si è conclusa, oltre che con il sequestro della merce contraffatta, con la denuncia a piede libero dei quattro responsabili dei reati di contraffazione e ricettazione.
Ancora una volta l’intervento, eseguito anche grazie al monitoraggio dei social-network, dimostra l’incessante impegno delle Fiamme Gialle a tutela dell’economia legale, della libera concorrenza e della trasparenza nel commercio, oltreché per la tutela dei marchi registrati.