Home Province Catania Corso Martiri: sindaco Trantino “diffida i proprietari e chiede il piano industriale”

Corso Martiri: sindaco Trantino “diffida i proprietari e chiede il piano industriale”

Il primo cittadino chiede inoltre "necessarie operazioni di bonifica per eliminare il degrado esistente" e promette di "rendere noti gli esiti di questa interlocuzione"

Foto archivio

CATANIA – Una nota presente sullo stesso sito Ufficiale del Comune di Catania rende noto la diffida a mezzo Pec datata 14 febbraio 2024 ed indirizzata ai proprietari delle aree di Corso Martiri della Libertà.
Nella stessa il sindaco di Catania Enrico Trantino ha diffidato i privati  a presentare, entro 10 giorni,  il piano industriale, per avere contezza dello status aziendale, della sussistenza delle risorse necessarie per la realizzazione di quanto  sottoscritto in convenzione e delle azioni strategiche pianificate per garantire il raggiungimento delle obbligazioni  discendenti.
Nella Pec il primo cittadino di Catania ha diffidato, inoltre, gli stessi titolari dei raggruppamenti societari a “procedere con le necessarie operazioni di bonifica per eliminare il degrado esistente ed in guisa da riattivare e riportare le condizioni delle aree interessate ad un livello consono sia di igiene che di sicurezza”.

Nella stessa ingiunzione viene anche evidenziato che la nuova richiesta di rinvio per la realizzazione del parcheggio non può essere accolta perché essa “origina una situazione di palese inottemperanza rispetto alle obbligazioni giuridiche da voi assunte in sede di Convenzione, ma anche  perché la mancata realizzazione delle opere di urbanizzazione convenute costituisce una lesione dell’interesse pubblico sotteso al compimento delle stesse che, oltre a quello  dello sviluppo territoriale e dell’urbanizzazione, coincide con il risanamento, il decoro e la sicurezza di aree che rivestono una posizione di centralità nel tessuto  urbano catanese”.

In merito, alla diffida inviata ai proprietari delle aree di Corso Martiri, il sindaco Trantino ha così commentato: “Attendiamo i riscontri dovuti alla nostra azione, perché non è ancora possibile remorare. Ne va dell’interesse e del decoro della città che dopo oltre settant’anni deve sanare una ferita ancora aperta. Con rigore e trasparenza renderemo noti gli esiti di questa interlocuzione aprendo un confronto costruttivo e conducente anzitutto con il consiglio comunale e con la Città. Con questo approccio, faccio presente che parallelamente alla diffida ai privati, ho manifestato l’interesse del Comune di Catania a voler acquisire, nei modi e nelle forme di legge, tutte le aree che formano oggetto della Convenzione per il completamento delle opere di urbanizzazione previste e dell’intero piano di risanamento di San Berillo”.

 

Fonte: https://www.comune.catania.it/informazioni/cstampa/default.aspx?cs=90834

 

 

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