Lirica e jazz non sono stati mai così vicini come nell’affascinante recital che il grande pianista Danilo Rea propone sul palcoscenico del Teatro Massimo Bellini di Catania, un cartellone che per qualità di protagonisti e programmi continua ad attirare un vasto pubblico, facendo registrare ripetuti sold out. L’appuntamento è per domenica 4 giugno, che alle 17.30, nell’ambito della stagione concertistica del tempio etneo della musica, sempre più aperto alle migliori contaminazioni tra i vari linguaggi e generi musicali.
Ecco così una specialissima versione di “Casta diva”, in cui la meravigliosa voce di Maria Callas risuona senza orchestra, ma piuttosto accompagnata al pianoforte da uno dei maggiori esponenti del jazz italiano e internazionale. È questa l’idea di partenza dello spettacolo “La grande Opera in Jazz. Danilo Rea e le Stelle del Canto”, una carrellata in cui il celebre, pluripremiato virtuoso si lascia ispirare dall’estro dell’improvvisazione in cui è maestro.
S’inizia proprio con la Divina e stesso trattamento sarà riservato a seguire all’incisione di Enrico Caruso in “Una furtiva lagrima”. Sono solo alcuni esempi per entrare nello spirito del progetto concepito da Rea per rendere omaggio in chiave jazz a mitici cantanti lirici del Novecento italiano.
Un’esperienza straordinaria grazie anche alla tecnologia che farà rivivere nuovamente in teatro le più prestigiose voci liriche del secolo scorso, estratte da registrazioni storiche. Danilo Rea, tra i protagonisti della scena jazzistica mondiale, configura così il suo omaggio all’opera lirica, duettando virtualmente con indimenticabili e indimenticati interpreti, come appunto Callas e Caruso, Mario Del Monaco, Beniamino Gigli, Amelita Galli-Curci, Alma Gluck, Giacomo Lauri-Volpi, in pagine di Bellini, Donizetti, Mascagni, Rossini, Verdi.
Un percorso inedito, un’altra sfida per un autentico beniamino del pubblico, il cui precoce talento poggia su una solida formazione. Nato a Vicenza nel ‘57, la sua storia in musica nasce infatti a Roma sin dalla più tenera età. E la vocazione diventa studio al Conservatorio di Santa Cecilia, dove si diploma e insegna nella cattedra di jazz fino al 2017. Studi classici, rock e pop influenzano la sua formazione e convergono attraverso il jazz, la sua vera passione: melodia e improvvisazione.
Esordisce con lo storico Trio di Roma con Enzo Pietropaoli e Roberto Gatto; parallelamente accompagna come pianista i più importanti cantautori italiani: Mina, Paoli e collabora con Baglioni, Pino Daniele, Modugno, Mannoia, Cocciante, Zero, Morandi e Celentano. Suona al fianco dei più grandi nomi del jazz come Baker, Konitz, Grossman, Berg, Woods, Brecker, Oxley, Lovano, Barbieri, Romano, Mehldau, Pérez, Camilo, Bacalov.
Nel 1997, con Enzo Pietropaoli e Fabrizio Sferra, fonda Doctor3, il trio che per tre anni riceve il premio come miglior gruppo jazz. Dal 2000 Danilo trova nella dimensione in Piano Solo il momento ideale per dare forma al proprio universo espressivo, producendo i suoi lavori discografici: Lost in Europe 2000, Lirico 2003, Solo 2006, Introverso 2008, A Tribute to Fabrizio De Andrè 2010, Something in our way 2015.
Con l’uscita della sua biografia scritta da Danilo insieme a Marco Videtta, nasce la trasmissione radiofonica dal titolo Il Jazzista Imperfetto.
Tra le sue recenti collaborazioni vale la pena menzionare: Bach is in the Air, in duo con Ramin Bahrami; Cosa sono le nuvole in duo con Luciano Biondini; La Finestra di Puccini in duo con Michel Godard; RESET Trio, l’eclettico trio con Massimo Moriconi e Ellade Bandini.
Oggi, 2023, si rinnova il sodalizio con Fiorella Mannoia, dando vita a Luce, la tournée che proseguirà per tutta l’estate nelle location più suggestive d’Italia. È con trepitazione e felicità, che il mondo musicale attende il nuovo lavoro discografico in Solo del Maestro.