CATANIA – Durante il potenziamento dei servizi di prevenzione disposti nell’Operazione “Natale Sereno”, volti anche a contrastare la commissione dei reati predatori, dei ladri di macchine in azione, questa volta in via Passo Gravina, sono stati fermati dai Carabinieri del Nucleo Radiomobile di Catania, che hanno deferito in stato di libertà, per “possesso ingiustificato di chiavi alterate o grimaldelli in concorso” 3 pregiudicati catanesi di 24, 30 e 43 anni.
In particolare nella nottata, alle ore 4:00 circa, una “gazzella” dell’Arma, impegnata nella sua attività di pattugliamento del territorio, stava percorrendo la via Passo Gravina, nel quartiere “Barriera”, quando l’equipaggio ha scorto, in una traversa, una Fiat Panda in sosta con il motore acceso, affiancata ad altre auto parcheggiate.
I Carabinieri, subito insospettiti, si sono quindi avvicinati all’utilitaria, provocando l’immediata reazione del conducente, che non appena si è accorto della loro presenza, ha cercato di “togliere il disturbo” muovendosi a velocità moderata, con la speranza di non essere notato e di evitare il controllo.
Chiaramente la manovra non ha dato i frutti sperati, poiché i militari hanno velocemente tagliato la strada al mezzo per impedire qualsiasi tentativo di fuga, intimando l’alt.
Sin dalle prime fasi delle verifiche, l’autista e gli atri due uomini a bordo si sono mostrati nervosi ed insofferenti, rinforzando ulteriormente l’ipotesi della pattuglia che il trio stesse per commettere una qualche azione criminale e fossero stati bloccati solo dall’intervento dei carabinieri.
Sono così scattate la perquisizione personale e veicolare, che hanno permesso di recuperare, all’interno di un sacchetto nascosto nel vano portabagagli un vero e proprio kit per i ladri di autovetture con all’interno, una centralina “scodificata”, un paio di guanti in lattice, un martello in gomma, un cacciavite, una torcia e del nastro isolante.
Per rubare le auto, i ladri hanno ormai ideato delle tecniche sempre più efficaci e innovative. Tra queste, quella della “centralina universale”, che prevede di rompere il bloccasterzo, forzare il cilindretto di accensione e sostituire la centralina originale dell’auto da rubare, con una appunto decodificata. Così facendo, si può avviare l’auto e partire in tutta tranquillità, poiché la centralina originaria risulterà inutilizzabile.
Tutto il materiale rinvenuto nel kit è stato sottoposto a sequestro da parte dei Carabinieri