CATANIA – L’Ufficio Polizia di Frontiera “Aerea e Marittima” di Catania, da tempo impegnato nella prevenzione e repressione dei reati che vengono commessi in ambito portuale ed aeroportuale, ha intensificato i servizi mirati al controllo del territorio senza mai tralasciare l’impegno di vigilare sul rispetto delle regole per il contenimento della pandemia in corso.
L’attività degli operatori della Polizia di Frontiera impegnati, in ambito istituzionale, ha consentito agli stessi di indagare in stato di libertà un uomo che, nei primi giorni del mese di Agosto c.a., durante le ore notturne, si era impossessato di un motoveicolo, regolarmente parcato all’interno del porto di Catania, con l’utilizzo di un furgone sul quale veniva caricato ed occultato il medesimo motoveicolo.
Nonostante le difficoltà operative riconducibili alle caratteristiche strutturali del Porto di Catania, la tenacia e la professionalità degli operatori della Polizia di Stato interessati hanno consentito di ricostruire la dinamica del furto, riuscendo a risalire al furgone in cui era stato collocato il motociclo oggetto del furto ed all’autore del reato.
L’uomo, a sua discolpa, forniva una versione forviante sugli eventi, non supportando la dichiarazione con alcun elemento a riprova di quanto affermato, il tutto allo scopo di eludere le investigazioni di polizia.