Ha fatto tappa nel quartiere Librino la campagna informativa “Insieme, per la sicurezza” promossa dalla Polizia di Stato per mettere in guardia i cittadini dai metodi e dalle tecniche utilizzate da ladri e truffatori per attuare i loro piani criminali.
L’incontro si è svolto nei locali della parrocchia “Risurrezione del Signore” e ha visto la partecipazione di tantissimi cittadini del quartiere che hanno affollato il salone dell’oratorio per confrontarsi direttamente con i poliziotti ai quali hanno posto diverse domande, legate, in gran parte, ai comportamenti da seguire per fronteggiare, in modo efficace, possibili situazioni spiacevoli.
Gli agenti del Commissariato di Pubblica Sicurezza di Librino, oltre a ricordare di contattare senza esitazione il numero unico per le emergenze 112 nei casi di necessità e di pericolo, hanno distribuito alcune brochure per fornire pratici e semplici consigli da seguire per scoraggiare i malviventi. In particolare, è stato raccomandato di prestare la massima attenzione quando, ad esempio, si ritira la pensione negli uffici postali o in banca, specificando che, se è possibile, è conveniente farsi accompagnare da persone di propria fiducia, così come, quando si è all’esterno e si ha la percezione di essere seguiti da qualcuno, è opportuno recarsi in un posto affollato e richiamare l’attenzione di altre persone, in attesa dell’arrivo delle forze di polizia. La stessa attenzione va prestata quando si effettuano prelievi di denaro negli sportelli bancari o postali all’aperto, diffidando dalle persone che si avvicinano in modo sospetto per sfruttare un momento di distrazione con lo scopo di rubare cellulare, soldi, portafoglio.
All’iniziativa hanno partecipato anche esponenti della Misericordia di Librino e gli alunni dell’Istituto scolastico “Angelo Musco” dell’indirizzo della scuola primaria, accompagnati dai rispettivi docenti.
Ai piccoli studenti delle classi quarte e quinte è stata ricordata l’importanza del rispetto reciproco e dell’osservanza delle regole, esortandoli a parlare apertamente con i genitori e con le persone adulte più vicine, raccontando loro anche di episodi che possono sembrare innocui.