Tolleranza zero nei confronti di chi esercita abusivamente l’attività di parcheggiatore nelle strade di Catania, compromettendo la serenità degli automobilisti, avventori di attività commerciali della città.
Come disposto dal Questore di Catania, gli agenti delle moto volanti dell’Ufficio Prevenzione Generale e Soccorso Pubblico hanno intensificato le attività di contrasto del fenomeno, con specifici servizi di controllo nelle zone dove sono presenti soprattutto attività di ristorazione, supermercati e negozi. I controlli non solo si sono limitati al centro storico, ma l’attenzione dei poliziotti si è concentrata anche nelle zone periferiche, grazie ad un pattugliamento dinamico che consente un monitoraggio costante e puntuale dei diversi punti del territorio comunale.
In particolare, negli ultimi giorni, gli agenti della Questura hanno beccato cinque pregiudicati catanesi mentre compivano gesti e manovre inequivocabili rivolti agli automobilisti.
In particolare, in tarda serata i poliziotti in piazza Vito Maria Nicolosi, nel quartiere Nesima, i poliziotti hanno sorpreso un pregiudicato catanese di 47 anni accanto ad un’attività commerciale mentre era intento ad esercitare l’illecita e abusiva attività di parcheggiatore.
In via Cristoforo Colombo, un altro caso ha visto come protagonista un catanese di 53 anni, mentre un altro uomo di 52 anni è stato notato dai poliziotti nel viale Fleming, nei pressi di attività commerciali.
In piazza Europa, altri due individui catanesi di 20 e 23 anni sono stati sorpresi ad esercitare l’attività illecita di parcheggiatore.
I cinque catanesi sono stati tutti sanzionati amministrativamente per l’esercizio dell’attività abusiva di parcheggiatore e gli ultimi due, trovati in piazza Europa, sono stati anche denunciati in stato di libertà per l’inosservanza del Dacur.
L’azione di contrasto costante e sistematica, ha permesso di individuare e sottoporne altri 2 individui catanesi di 25 e 52 anni al D.A.C.U.R. che è una misura di prevenzione personale, adottata dal Questore per evitare il ripetersi del fenomeno, che vieta l’accesso ad alcune aree urbane, che viene predisposta a seguito di istruttoria dalla Divisione Polizia Anticrimine della Questura.