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Patto per Catania e Recovery Fund, commissione congiunta su progetti e risorse

CATANIA – Una seduta congiunta delle commissioni consiliari speciali “Patto per Catania” e “Recovery Fund” per fare il punto su misure e finanziamenti fondamentali per lo sviluppo del territorio.
I due organismi consiliari, presieduti rispettivamente da Luca Sangiorgio e Giovanni Grasso, si sono riuniti nell’aula consiliare di Palazzo degli Elefanti, presente il presidente Giuseppe Castiglione, per un confronto con il sindaco Salvo Pogliese e l’assessore alle Politiche comunitarie, Sergio Parisi.
“Complimenti a Giovanni Grasso e a Luca Sangiorgio – ha detto il sindaco Pogliese – per questo percorso sinergico che vede insieme due commissioni che svolgono funzioni molto importanti, nell’interesse del nostro comune e della nostra terra. Come amministrazione abbiamo sempre cercato di basare la nostra azione sul confronto e recepito molte proposte e iniziative”.
Il primo cittadino, affiancato dall’assessore Parisi, ha presentato un’articolata disamina sull’attività messa in atto dall’Amministrazione. Si è soffermato sull’apprezzamento della commissione “Patto per Catania” per il recepimento delle proposte sulla strada di collegamento del Maas, piazza Ignazio Roberto e la riqualificazione di via Toledo “che hanno visto un grande lavoro dell’assessore Parisi e sono state approvate in giunta e entrate nel piano di rimodulazione, adesso aspettiamo il placet del ministero”. La giunta ha inoltre attenzionato le indicazioni della commissione sul rifacimento delle strade della città, e su iniziative che devono trovare il loro completamento come la strada di collegamento Rotolo-Ognina e Rotolo-Piazza Europa, o la strada dell’Etna. “Quest’opera in particolare – ha puntualizzato Pogliese – doveva incidere per 48 milioni di euro del patto per Catania, ma noi ci siamo attivati con l’assessorato regionale alle infrastrutture e avremo importanti risorse aggiuntive.
Per Librino avremmo immaginato progetti diversi da quelli che ci siamo ritrovati al nostro insediamento, per 18 milioni di euro.
In quest’area, nella rimodulazione, abbiamo previsto nuovi interventi sull’ emergenza abitativa.

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Abbiamo inserito nel bilancio stabilmente riequilibrato 8,5 milioni di euro del SalvaRoma, ma tutto è rimasto bloccato e ad oggi, per il 2019 e il 2020, abbiamo perso 17 milioni di euro. I finanziamenti per la zona industriale sono stati portati da 12,5 milioni di euro ad oltre 33 milioni.
Per il Patto per Catania l’Amministrazione ha destinato nel piano di rimodulazione delle somme per ogni municipalità. E’ importante però sottolineare l’assoluta necessità di professionalità: l’ho già detto al ministro Carfagna, al comune oggi abbiamo solo 20 dirigenti e, tra i tecnici, due ingegneri, due architetti e 20 geometri. E’ una situazione drammatica. Una grandissima opportunità arriverà con le 2800 assunzioni triennali previste dal nuovo governo nazionale entro luglio, 16 delle quali per Catania tra ingegneri, architetti, avvocati, commercialisti, sette per la città metropolitana”.
“Riguardo al Recovery – ha proseguito il primo cittadino – ritengo sia un’occasione unica anche per colmare il gap del Sud Italia. Proprio per questo spiace vedere che opere fondamentali, in termini di alta velocità piuttosto che di sviluppo di turistico, come il ponte sullo stretto, non siano state attenzionate. Così come non sono state considerate le due proposte da noi presentate: due grandi opere, un centro congressuale fieristico nel centro commerciale all’ingrosso e un centro di produzione cinematografica a Termini Imerese.
Penso che sia importante – ha concluso il sindaco – tornare a sognare, a realizzare grandi progetti, e a lavorare per garantire un futuro di crescita e sviluppo per le nuove generazioni”.

“Ringrazio il sindaco che ha raccolto questo invito- ha sottolineato Giovanni Grasso – l’Amministrazione sarà sicuramente all’altezza, visto che Catania rappresenta la settima provincia d’Italia, a costruire un percorso per assicurare alla città un futuro roseo. Le nostre proposte riguardano in particolare la riqualificazione della Timpa di Leucatia, con l’utilizzazione pubblica delle acque, e del Teatro Moncada che, ritengo, darebbe lustro non solo al quartiere di Librino ma all’intero settore culturale a Catania”.

“Esprimo molta soddisfazione – ha evidenziato Luca Sangiorgio – per la presenza costante che il sindaco e l’assessore ci manifestano. La Commissione vuole fare da pungolo, controllo, vigilanza ma anche da proposta continua e supporto ai lavori dell’Amministrazione, che ha dato seguito a diverse nostre iniziative. Continueremo a dare il nostro contributo, anche per cercare di risolvere una volta per tutte il problema della mancanza di progettisti che possano far diventare cantierabili le opere. Abbiamo fatto incontri con i sindacati, gli ordini professionali, l’Ance: si deve intervenire per attingere alla progettazione esterna ma con dei fondi previsti all’interno delle misure”.

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