CATANIA – La Polizia di Stato ha arrestato due uomini, gravemente indiziati dei reati di resistenza, minacce, lesioni a Pubblico Ufficiale, danneggiamento aggravato, tentato furto aggravato in concorso e ricettazione.
La notte dello scorso 28 maggio, alle ore 04,00 circa, giungeva presso la Stazione Carabinieri di Gravina di Catania la segnalazione di un tentativo di furto di marmitta su un’autovettura, parcheggiata sulla pubblica via, a Sant’Agata Li Battiati, in via Don Luigi Sturzo.
L’utente segnalava la presenza di due soggetti, di cui uno con il volto travisato da passamontagna che fungeva da palo, e l’altro sdraiato sotto l’autovettura intento ad armeggiare su questa, per poi darsi alla fuga a bordo di altra autovettura a loro in uso.
I Carabinieri giravano la segnalazione alla Sala Operativa della Questura che provvedeva a diramare nota radio a tutti gli equipaggi sul territorio.
Pertanto, appresa la segnalazione, personale delle Volanti si portava nelle zone di competenza limitrofe a quella della segnalazione, iniziando a setacciare la zona alla ricerca dell’autovettura dei malviventi, della quale era stata anche fornita la targa.
Una delle Volanti in zona, nel transitare per via Leucatia, in direzione nord, riusciva ad intercettare la vettura segnalata, mentre percorreva il senso di marcia opposto.
I due malviventi, accortisi della Volante, improvvisamente acceleravano nel tentativo di eludere l’eventuale controllo di Polizia. A quel punto, gli Agenti – dopo aver azionato i dispositivi sonori e luminosi dell’autovettura di servizio, nel tentativo di far desistere il conducente dalla propria condotta, e procedere al controllo – iniziavano una rocambolesca e pericolosa fuga per le vie cittadine.
Giunti all’altezza della rotonda di via Passo Gravina, un’altra Volante sbarrava la strada nell’intento di bloccare l’auto in fuga; nonostante ciò, il conducente dell’auto – dopo aver rallentato la marcia vedendo la strada sbarrata – facendo intendere di volersi fermare, anziché ottemperare all’Alt Polizia, con una mossa repentina frenava bruscamente, riuscendo a scansare la Volante, per poi inserirsi in modo fulmineo nella corsia riservata ai mezzi pubblici, oltrepassare il cordolo di sicurezza e procedere in contromano, sempre ad alta velocità, in direzione Gravina, e sempre inseguito dall’altra Volante.
Dopo aver raggiunto la rotonda ad angolo con la via Vitaliti, l’auto dei malviventi inchiodava bruscamente, provocando volontariamente una collisione con la Volante, per poi ripartire in direzione Via Carrubella, sempre contromano ed a folle velocità, mettendo a repentaglio la pubblica incolumità.
La fuga dei malviventi proseguiva in direzione di via Capo Passero che, nonostante l’orario, era comunque molto trafficata e, dopo la loro ennesima manovra pericolosa zig-zagando tra gli utenti della strada in transito, gli Agenti riuscivano quasi a raggiungere la macchina dei fuggitivi. Il malvivente alla guida, accortosi di essere stato quasi raggiunto, dopo aver bruscamente frenato, sterzava su un terreno ubicato alle spalle delle case popolari, arrestando la marcia per evitare di transitare in aperta campagna. A quel punto il conducente, dopo essere sceso rapidamente dall’autovettura, si dava alla fuga in direzione delle sterpaglie, mentre il passeggero veniva immediatamente bloccato all’interno dell’auto. Il soggetto datosi alla fuga veniva inseguito e fermato dagli Agenti, con non poche difficoltà, dopo aver percorso un centinaio di metri in un terreno sconnesso e pieno di sterpaglie.
I due malviventi venivano quindi tratti in arresto per i reati di resistenza, minacce, lesioni a Pubblico Ufficiale, danneggiamento aggravato, tentato furto aggravato in concorso e ricettazione. Durante le fasi dell’arresto, infatti, gli stessi opponevano un’energica resistenza, provocando delle lesioni agli operatori; uno degli arrestati ha proferito anche delle gravi minacce nei loro confronti.
Nell’immediatezza veniva quindi eseguita una perquisizione personale, estesa successivamente all’autovettura, avendone esito positivo; infatti, all’interno dell’auto venivano rinvenuti, tra le altre cose, numerosi attrezzi atti allo scasso, due passamontagna, due seghetti alternativi a batteria corredati di lame e ben cinque catalizzatori.
I due soggetti in questione, identificati annoverano a loro carico numerosi pregiudizi penali e di polizia. Il conducente dell’auto, resosi autore della folle condotta di guida, non risultava peraltro titolare di patente di guida; pertanto veniva anche sanzionato ai sensi del Codice della Strada.