CATANIA – Il 9 luglio, su disposizione della Procura Distrettuale della Repubblica, la Polizia di Stato di Catania ha dato esecuzione ad un’ordinanza di applicazione di misura custodiale, emessa in data 03.07.2024 dal G.I.P. del Tribunale di Catania, nei confronti di 4 soggetti gravemente indiziati, a vario titolo e con differenti profili di responsabilità, dei reati di detenzione, in concorso, di arma da fuoco clandestina con silenziatore inserito, ricettazione, esplosione in luogo abitato di colpi d’arma da fuoco e violazione degli obblighi inerenti la Sorveglianza Speciale di P.S.
LE INDAGINI
Le indagini traevano origine da una segnalazione effettuata, tramite numero unico di emergenza, 112 NUE, da un cittadino rimasto anonimo che, preoccupato, segnalava la presenza di quattro soggetti che esplodevano diversi colpi di arma da fuoco.
La Squadra Mobile – Sezione Contrasto al Crimine Diffuso (“Falchi”) della Polizia di Stato di Catania, ha acquisito dunque elementi che dimostrerebbero il coinvolgimento dei quattro indagati in un grave episodio di esplosione di colpi d’arma da fuoco clandestina, in un luogo abitato.
Il provvedimento restrittivo compendia gli esiti di un’attività di indagine che traeva Il tempestivo intervento della Squadra Mobile sul luogo oggetto della segnalazione consentiva di identificare tre soggetti ivi presenti e di procedere ad una mirata ispezione dell’area d’interesse, ad esito della quale, tra la vegetazione, vicino ad un muretto, si rinveniva una pistola semiautomatica con matricola abrasa, con il caricatore, priva di cartucce e con il silenziatore inserito.
Inoltre, a terra, a pochi metri da dove era stati bloccati i tre soggetti venivano recuperati sei bossoli di pistola esplosi, tracce evidenti della commissione dell’attività illecita.
Nel prosieguo delle indagini, venivano individuati sistemi di sorveglianza, istallati in prossimità dei luoghi, che permettevano di ricostruire i fatti e di ricostruire le condotte dei presenti che, in effetti, avrebbero sparato più colpi, passandosi l’arma tra loro.
L’azione investigativa permetteva, in una fase successiva, di identificare il quarto indagato che aveva dimenticato il cellulare scappando dal luogo dei fatti, un soggetto già sottoposto alla misura della Sorveglianza Speciale di P.S. nel territorio di Acireale (CT), che sarebbe stato presente al momento dell’esplosione dei colpi ma sarebbe riuscito a scappare qualche istante prima dell’arrivo degli operatori della Squadra Mobile.
LA MISURA
In considerazione della gravità del descritto quadro indiziario, il Giudice per le indagini preliminari, su richiesta del Pubblico Ministero titolare del relativo fascicolo d’indagine, ha quindi disposto, nei confronti di tutti gli indagati, l’applicazione della misura cautelare degli arresti domiciliari.
I NOMI DEGLI ARRESTATI
Catania Salvatore;
Ranno Santo Roberto;
Tiralongo Carmelo;
Spina Sebastian Rosario.