I sempre più evidenti fenomeni di cambiamento climatico uniti alle recenti vicende geo-politiche inerenti la crisi russo-ucraina stanno, in maniera imponente, mettendo in luce la fragilità dell’Europa da un punto di vista della disponibilità di risorse e della dipendenza energetica da Paesi terzi. Su questo tema lunedì 23 maggio, alle 15,30, nell’aula magna del Polo Bioscientifico di Agraria (via Santa Sofia 100, Catania) e su Microsoft Teams, si terrà il seminario “Il ruolo strategico del recupero energetico per una chiusura sostenibile del ciclo dei rifiuti in Sicilia”, organizzato dal Cutgana insieme all’Aiat, all’AIiia, al Csei Catania e ai dipartimenti di Agricoltura, Alimentazione e Ambiente, Ingegneria elettrica elettronica e informatica e Scienze mediche, chirurgiche e tecnologie avanzate dell’Università di Catania.
Introdurrà Simona Consoli (direttrice del Cutgana), interverranno i docenti Giuseppe Mancini, Mario Cacciato, Biagio Pecorino, e Margherita Ferrante dell’Università di Catania, Antonella Luciano di Enea e Francesco Muzzicato del Team Energia del Presidio partecipativo del Patto di Fiume Simeto.
E’ urgente per il nostro Paese la definizione e l’attuazione di un piano per la sicurezza energetica che passi attraverso la differenziazione delle fonti di energia, le energie rinnovabili, l’efficientamento energetico e la riduzione dei consumi, mediante un processo di transizione sostenibile.
Ciò consentirebbe, per l’Italia, ingenti risparmi e produrrebbe soluzioni efficaci dal punto di vista ambientale e per la salute umana. Accanto a tali paradigmi si affianca il Piano di azione sull’Economia Circolare, supportato dalla Commissione Europea, che può consentire di attuare iniziative e modelli di produzione e consumo a livello territoriale finalizzate alla chiusura dei cicli ed alla prevenzione e valorizzazione delle risorse ad ogni livello della catena produttiva, nella progettazione dei sistemi industriali, urbani e territoriali.
E ancora, il Programma Nazionale per la Gestione dei Rifiuti (PNGR), strumento di indirizzo per le Regioni nella pianificazione della gestione dei rifiuti, costituisce una riforma strutturale necessaria per l’attuazione del Piano nazionale di ripresa e resilienza (PNRR), prevista nella relativa Missione 2 – Rivoluzione verde e transizione ecologica, Componente 1 – Economia circolare e agricoltura sostenibile.