CATANIA – La Procura Distrettuale della Repubblica di Catania, nell’ambito di indagini a carico di un 45enne di origini tunisine indagato per i reati di maltrattamenti in famiglia e violazione di domicilio, ha richiesto ed ottenuto nei suoi confronti la misura cautelare degli arresti domiciliari con applicazione del braccialetto elettronico, eseguita dai Carabinieri della stazione di Librino (CT).
Le indagini, coordinate dal pool di magistrati qualificati sui reati che riguardano la violenza di genere, in uno stato del procedimento nel quale non è ancora intervenuto il contraddittorio dell’indagato, hanno fatto luce sulle condotte abituali e reiterate che sarebbero state poste in essere dall’uomo nei confronti della moglie dal 2005 al 2013 durante il matrimonio e dal 2013 dopo la separazione, consistite in vessazioni psicologiche, continue molestie, violenze fisiche, umiliazioni anche in pubblico, gravi e allarmanti minacce di morte.
La donna, una 36enne anch’ella di origini tunisine, già durante il matrimonio sarebbe stata destinataria di deprecabili aggressioni verbali da parte del 45enne, pronunciate anche in presenza di familiari, amici e colleghi nonché di aggressioni fisiche consistite in schiaffi, pugni, calci e lancio di suppellettili, a volte in presenza dei loro figli minori.
L’uomo, in diverse occasioni, avrebbe messo alla porta la moglie, costretta quindi a rifugiarsi a casa dei suoi genitori, privata dell’utilizzo dei social network, delle uscite con i suoi amici e sottoposta ad un controllo totale della sua vita e dei suoi spostamenti.
L’uomo, che non avrebbe condiviso la separazione, avrebbe iniziato a telefonare all’ex insistentemente anche di notte, facendosi trovare sotto la sua abitazione, nel quartiere di “Librino”, dove spesso sarebbe riuscito ad introdursi con la forza per poi aggredire fisicamente l’ex moglie, insultarla e minacciarla di morte talvolta in presenza dei figli.
Di recente, negli ultimi mesi, la situazione sarebbe degenerata perché il 45enne si sarebbe appostato quotidianamente in tutti i luoghi frequentati abitualmente dalla donna, a casa sua, di sua madre e dei suoi amici e le avrebbe anche riferito di aver ingaggiato delle persone per seguirla, nonché, di aver acquistato un’arma. Tale ultima circostanza avrebbe accresciuto i timori della donna per la propria incolumità personale, soprattutto, al verificarsi di un episodio in cui sarebbe stata effettivamente minacciata dall’ex che avrebbe puntato verso di lei una pistola minacciando di usarla.
In una escalation di violenza si sarebbero susseguiti una serie di gravi episodi ad opera dell’uomo, caratterizzati da ira ed invadenza nella sfera privata della donna:
- il 9 gennaio 2022, il 45enne, in un momento di rabbia, dopo essersi introdotto a casa della madre dell’ex l’avrebbe messa completamente a soqquadro;
- ad aprile 2022 il 45enne, a bordo di un’auto, avrebbe tagliato la strada all’ex che transitava in auto e, nonostante la donna fosse scesa dal veicolo per riferire che a bordo aveva i figli, l’uomo l’avrebbe spinta contro l’auto facendola sbattere sullo sportello procurandogli una ferita sul sopracciglio sinistro medicata dal personale medico con cinque punti di sutura;
- il 5 gennaio 2023 rientrata in auto a casa la donna avrebbe visto sopraggiungere il 45enne il quale avrebbe cercato di aprire lo sportello e poi, trovandolo chiuso, l’avrebbe minacciata mimando il gesto di tagliarle la gola;
- il giorno dopo, di sera, mentre la donna usciva da casa di una sua amica con i figli sarebbe sopraggiunto l’ex marito che, avvicinatosi, avrebbe gridato insulti e minacce di morte nei suoi confronti;
- la sera del 14 gennaio 2023 la donna, svegliata dalle urla del 45enne, che si sarebbe introdotto clandestinamente in casa, sarebbe stata minacciata e fatta bersaglio del lancio di oggetti da parte dell’uomo che si sarebbe allontanato solo dopo la telefonata di lei a suo fratello per accorrere in aiuto e costringendo la donna, terrorizzata, a rifugiarsi presso l’abitazione della madre.
L’ultimo episodio si sarebbe verificato nella notte del 22 gennaio quando la donna, uscita con una comitiva di amici, mentre si trovava in un bar del centro di Catania sarebbe stata avvicinata dall’ex il quale correndo, avrebbe raggiunto la comitiva, insultato l’ex con epiteti offensivi e chiesto agli uomini presenti chi tra loro fosse il nuovo compagno della donna, spintonandoli ripetutamente e uno tra loro anche contro il muro.