ENNA – Si è tenuta, il 21 dicembre, nell’auditorium dell’Università Kore di Enna la “Giornata del Medico”, organizzata dall’Ordine dei Medici – Chirurghi e Odontoiatri della provincia di Enna. Un momento tanto atteso dopo il fermo della pandemia, per dare il benvenuto ai neo iscritti e per ringraziare simbolicamente chi la professione l’ha svolta per cinquant’anni.
Infatti si è passato dal momento più solenne ed emozionante del giuramento corale di Ippocrate (30 i presenti per un totale di 184 neo medici dal 2020 al 2022), applauditi dal consiglio dell’Ordine ma anche dai familiari, alla consegna delle medaglie d’oro ai Medici – Primari (17 in tutto) che si sono iscritti all’Ordine ennese ben 50 anni fa.
A fare gli onori di casa il Presidente dell’Ordine dei Medici Renato Mancuso, affiancato dai componenti del Consiglio. Il chirurgo parlando ai giovani colleghi e alla platea, con tono professionale e paterno, ha voluto mettere l’accento su alcune tematiche e ricordare alcuni personaggi simbolo.
“Il Medico – ha detto Mancuso – deve espletare la sua professione in piena libertà, ricordando sempre le parole pronunciate nel giuramento di Ippocrate, quindi nel rispetto dell’individuo e della legge. E, pur avendo a che fare con una nuova medicina, non deve consentire che la tecnocrazia e la burocrazia fagocitino il suo mestiere di clinico che deve essere sempre portato avanti con passione e dedizione”.
Lo stesso ha voluto ricordare con un minuto di silenzio i colleghi che hanno donato la loro vita per la professione, a cominciare da Aida Rostami, torturata e uccisa in Iran per aver curato i manifestanti feriti, ma anche Gaetano Alaimo, il cardiologo di Favara ucciso mentre espletava la sua professione. Tragedia che riflette le violenze che spesso i sanitari subiscono sul posto di lavoro e per finire un commosso applauso ai camici bianchi deceduti per e con il Covid.
Dopo la consegna della pergamena e della spilla che rappresenta l’appartenenza alla “famiglia” dei Medici ennesi, un altro momento importante è avvenuto con la consegna di due benemerenze: la prima al Senatore Vladimiro Crisafulli, amministratore del Fondo Proserpina, che, con la sua intuizione e la collaborazione con la facoltà di Medicina della “Dunarea De Jos”, ha internazionalizzato l’offerta formativa ennese; e il professore Cataldo Salerno, fondatore e presidente dell’Università Kore che finalmente ha la sua facoltà di Medicina, facendo di fatto divenire Enna il quarto polo siciliano di medicina oltre a contribuendo alle ricchezze culturali ed economiche dell’entroterra siciliano, consentendo infine all’Ospedale Umberto I l’auspicabile evoluzione in Policlinico.
A riguardo ha preso parola anche il consigliere dell’Ordine Emanuele Cassarà che, in qualità di direttore sanitario dell’Asp di Enna, ha voluto notiziare i presenti che il nosocomio, in controtendenza con gli ospedali, è in piena crescita anche grazie alla collaborazione con la Kore e ha rivolto un invito ai ragazzi: “Guardate all’ospedale di Enna con interesse, partecipate ai concorsi, vi accoglieremo a braccia aperte”.
Un incontro tra generazioni con uno sguardo rivolto al passato che sono le radici della professione e uno al futuro, ben riassunti dalla frase di Newton citata dalla moderatrice e segretaria del Consiglio dell’Ordine, la dottoressa Noemi Rinaldi: “Se io ho visto più lontano è perché stavo sulle spalle dei giganti”.
A conclusione della serata e prima dello scambio degli auguri natalizi non poteva mancare il ricordo accorato – in presenza della figlia Lia, dirigente alla Regione Sicilia – del compianto dottore Alberto Mure’, che ha speso tutta la sua lunga vita nel mondo della medicina.