L’incantevole paese di Fiumedinisi (Me) è tra i Peloritani sud-orientali, sito alle falde del monte Pizzo della Croce (1214 m.), raggruppato in un’ansa del fiume Fiumedinisi (dal latino “Flumen Dionisii”) vicino allo sbocco del mare Ionio. Fondato nel III sec.a.C. dai Greci.
Il Mamertino è un vino DOC istituito dal 2004 e fa parte delle tre DOC del messinese le altre due sono la Faro e la Malvasia delle Lipari. Vino vetusto di onori, prezioso e blasonato, è uno dei più antichi della storia, conosciuto sin dai tempi dei Romani. Già nel 289 a.C. i Mamertini piantarono nel territorio di Milazzo e nel circondario «una pregevole vite per la produzione di un pregevole vino» appunto del Mamertino. È un vino caldo, generoso e confortevole offerto in seguito da Giulio Cesare in occasione del banchetto per celebrare il suo terzo consolato, poi citato anche, nel De Bello Gallico.
Strabone, grande geografo romano classificò il Mamertino fra i migliori vini dell’epoca, e Plinio lo pone al quarto posto in classifica tra 195 vini, e ancora Marziale scriveva «…date al Mamertino il nome che volete, magari quello dei vini più celebri».
In occasione della XXII edizione di Capricci d’Autunno abbiamo assistito ad una grande sinergia per la promozione del territorio della Doc Mamertino con AIS Taormina e AIS Sicilia Sommelier, del Comune di Fiumedinisi e la Fenapi Provinciale Di Messina – Caf – Patronato, del consorzio Associazione DOC Mamertino con Ruggero Vasari, del degustatore AIS Giovanni Mormina, del produttore Nino Cambria, del consigliere regionale e degustatore Gianluca La Limina”. Le masterclass sono state moderate dal Responsabile Eventi Ais Sicilia e Delegato Ais Taormina Gioele Micali insieme al Presidente Ais Sicilia Francesco Baldacchino.
Il sindaco di Fiumedinisi Giovanni De Luca nella videointervista sottostante ci racconta come l’apporto di AIS Taormina, la determinazione dei produttori e la qualità della produzione vitivinicola che migliora di anno in anno, porterà il Mamertino ad essere conosciuto in mercati sempre più ampi nella ristorazione nazionale ed internazionale di alto livello.
Gioele Micali: “Le sfumature organolettiche di ben 31 comuni l’evoluzione e la comunicazione del Mamertino questi vini diversi annate diverse composizioni diverse…”
Ruggero Vasari: “Siamo riusciti dopo diversi anni di impegno a valorizzare il Mamertino che è un vino antico e caratteristico principalmente della fascia tirrena del messinese…”
Sia il Mamertino bianco che è composto dai vitigni Catarratto, Grillo e Insolia e sia il Mamertino rosso composto dai vitigni Nero d’Avola e Nocera rappresentano il territorio del messinese avendo delle connotazioni precise tra colore, olfatto e gusto che promettono un grande futuro nella panoramica di crescita evoluzione e condivisione della DOC. Di seguito le etichette degustate nelle due masterclass:
I bianchi: Azienda Agricola Salvo Principi di Mola Mamertino Bianco DOP, Azienda Agricola Vasari Mamertino Bianco Bio, Cantine Mimmo Paone Mamertino di Milazzo, Feudo Solaria Cantine Grasso Mamertino di Milazzo Bianco, Tenuta Moreri Guzmán Mamertino Bianco, Terre delle Levriero Selene.
I rossi: Antica Tindari Imperium, Azienda Agricola Francesco Lipari Mamertino Rosso, Azienda Agricola Laudini Primo Ionico Mamertino, Barone Ryolo Rosso di Fontanelle, Cambria Vini Giulio Cesare, Cantina Bongiovanni Mamertino Nero D’Avola, Gaglio Vignaioli Don Tindaro, Sapuri Cantina Siciliana Siccu, Tenuta Gatti Cvrpanè.
Le pizze gourmet “Nisi” e “Mamertina” del pizzaiolo Giovanni Famà della Pizzeria AC hanno accompagnato i due wine tasting.
Seguirà un approfondimento sui vini e territorio sul nostro magazine leculture.it