Palermo, 6 apr. – “Quasi 600 nuovi contagi nella provincia di Palermo? Ad oggi non abbiamo ancora avuto notizie di cambio di passo sul sistema che chiediamo che sia finalmente certificato e informatizzato, come si conviene a un Paese civile. Pertanto non potremo accettare, sulla base di un sistema a dir poco inadeguato e artigianale, ulteriori provvedimenti restrittivi”. Così la presidente di Confcommercio Palermo Patrizia Di Dio commenta una eventuale zona rossa per il capoluogo siciliano.
“Non sembra siano superati i parametri oggettivi stabiliti dal Ministero che farebbero scattare la zona rossa – aggiunge – Abbiamo vitale bisogno di lavorare. Siamo noi, negozi e pubblici esercizi, a causa di iniqui decreti a pagare il prezzo più alto. Nessuno ha avuto ancora l’onestà intellettuale di ripensare i criteri delle misure restrittive e nessuno ha ammesso il fallimento della gestione emergenziale per come è stata condotta da oltre un anno. Ne è una chiara conferma anche la lentezza della campagna di vaccinazione che, secondo il nostro count down, alle medie attuali, vedrebbe ultimata la somministrazione della prima dose solo a febbraio del 2022”.
(Adnkronos)