La Stagione Concertistica del Conservatorio di Musica A. Scarlatti di Palermo continua con la Rassegna di Musica Antica. Inaugurazione il 25 settembre con William Byrd Britannicae musicae parens TRIO “Father of British Music”, Basilio Timpanaro clavicembalo e virginale, alle ore 18.00 presso il Salone Mannino.
Per ciò che concerne Britannicae Musicae Parens, così come afferma il Maestro Basilio Timpanaro, si parla generalmente, e spesso genericamente, di musica “virginalistica” inglese (ricordiamo che il termine “virginal” designava qualsiasi strumento “da penna”, quindi prima di tutto il clavicembalo), anzi se ne parla più spesso di quanto non la si ascolti o non la si suoni. La musica dei “virginalisti” è infatti musica caratterizzata da una scrittura molto complessa, spesso persino sofisticata, che coniuga contrappunto, liberi passaggi virtuosistici, un profluvio di ornamentazione non sempre facilmente e univocamente decifrabile, giochi di poliritmia. Tra i tanti virginalisti sicuramente Byrd è uno degli artisti più eminenti dell’intera Golden Age Elisabettiana e può essere indubbiamente considerato il “padre” della musica inglese in tutti i campi: egli è davvero Britannicae Musicae Parens ossia Father of British Music, come venne definito già ai suoi tempi. Egli fu, innanzitutto, il più grande autore di musica sacra vocale che, per primo e meglio di ogni altro, fece proprie le tecniche contrappuntistiche di derivazione fiamminga, usandole però con grande fantasia e creatività e aggiungendovi quella qualità vocale e melodica tipicamente inglese.
Tali doti caratterizzano anche la sua musica tastieristica, facendone uno dei più grandi compositori per tastiera di tutti i tempi. Il miracolo di questa sta proprio in tale perfetta fusione di complessità contrappuntistica e cantabilità, entrambe governate da una profonda conoscenza e padronanza delle risorse tastieristiche e da uno spiccatissimo senso dell’idioma strumentale. Allo stesso modo nelle composizioni di danza Byrd stupisce per la sua capacità di coniugare la densità polifonica (sia pure liberamente trattata) con una straordinaria vitalità ritmica e intensità espressiva. Ma il campo di cui Byrd si dimostra senz’altro uno dei più grandi maestri di tutti i tempi è la variazione: variazioni su motivi popolari (songs) e soprattutto su grounds (bassi ostinati), composizioni nelle quali il nostro autore preferisce nettamente un trattamento “polifonico” (in cui la melodia originaria resta spesso invariata, conservando la sua freschezza popolare, ma viene inserita in un fantasioso e complesso tessuto contrappuntistico, arricchito anche da figurazioni libere, scale, arpeggi, etc.), rispetto alle più semplicistiche, se non a volte banali, variazioni “di figura”, così diffuse altrove e presso altri autori. “Fantasia”, insomma, è la parola chiave dell’opera di Byrd, e proprio le Fantasie sono i suoi capolavori, che sintetizzano tutti i diversi aspetti e le qualità della sua scrittura.
E, infine, ciò che affascina maggiormente è la sua capacità di essere, al pari di Shakespeare, insieme malinconico e sorridente, profondo e di buon umore, sottraendosi sempre agli esiti di rigorosità e seriosità tipici dei procedimenti contrappuntistici e attingendo invece una levità e un carattere giocoso quasi mozartiano.
PROGRAMMA
William Byrd (1543-1623)
Fantasia in la m (F.W.B.: LII)
Pavana & Galliard “Ph Tregian”
My Ladie Nevells Grownde
The Queenes Alman – La Volta
A Medley Pavana Lachrymae & Galliard
The Carman’s whistle – Coranto (F.W.B.: CCXLI)
Rowland (Lord Willobies welcome home) – Wolseys Wilde
Fantasia in Do M (F.W.B.: LII)
The Bells
La Rassegna di Musica Antica si terrà sino al 30 Ottobre, sempre alle ore 18.00.
Calendario:
8 OTTOBRE SALONE MANNINO
I CONCERTI A 5 DI VIVALDI Rossella Croce violino, Piero Cartosio flauto dolce, Gioacchino Comparetto oboe, Alessandro Nasello fagotto, Alessandro Palmeri violoncello, Guido Morini clavicembalo.
28 OBRE SALA FERRARA
DUO PIANOFORTE E VIOLINO Nicholas Robinson violino, Lucio Garau pianoforte.
30 OTTOBRE SALONE MANNINO
CON STRUMENTO OBBLIGATO Filippo Mineccia controtenore, Ermes Pecchinini corno, Gioacchino Comparetto oboe, Alessandro Nasello fagotto, Nicholas Robinson, Rossella Croce violini. Alessandro Palmeri violoncello, Michele Carreca tiorba, Ignazio Maria Schifani clavicembalo.