Care colleghe studentesse, cari colleghi studenti,
vi scrivo per dare chiarimenti circa l’aumento delle indennità delle cariche di vertice dell’Università di Palermo.
Alcuni studenti manifestanti la loro protesta questa mattina nella sede del Rettorato sono stati prontamente accolti da me e dal Prorettore Vicario, prof. Enrico Napoli, per un confronto costruttivo che si è svolto nel segno del dialogo, dell’apertura e del rispetto reciproco.
Ritengo opportuno condividere quanto discusso stamani con tutta la popolazione studentesca così da esplicitare quanto avvenuto.
Il Consiglio di Amministrazione dell’Ateneo, nella seduta del 10 marzo scorso, ha approvato un aumento delle indennità che vengono corrisposte, in aggiunta al normale stipendio, ai Direttori di Dipartimento, al Prorettore Vicario, ai Prorettori, ai Consiglieri di Amministrazione, al Rettore. Sono indennità che compensano l’aumentato carico di lavoro, le pesanti responsabilità connesse alle cariche ricoperte, l’impossibilità di svolgere altri incarichi retribuiti. La notizia ha suscitato diversi commenti e, come sempre accade quando si entra in questi ambiti, anche diverse polemiche. Era il momento giusto? Sono stati individuati gli importi giusti? Si potevano trovare utilizzi migliori per quel denaro?
Ovviamente, queste domande non hanno risposte univoche. L’unico riferimento che si può prendere, per valutare gli importi fissati, sono gli altri Atenei italiani: il più immediato dato di confronto è quello dell’indennità del Rettore che, ad UniPa, dopo l’aumento, rimane ben al di sotto della media degli altri mega atenei, al terzultimo posto tra i dieci atenei con più di 40 mila studenti.
Rimane, certamente, la consapevolezza, mia e Vostra, che ben altri sono gli aspetti importanti su cui l’Ateneo deve intervenire.
L’aspetto che mi preme, quindi, comunicarVi con questa lettera è che l’Amministrazione dell’Ateneo da me guidata ha perfettamente chiare le priorità della propria azione. Siamo, dopo un decennio e più di tagli finanziari che hanno devastato il sistema universitario, in una fase economicamente florida: le risorse economiche sono in crescita, gli investimenti nazionali sulla formazione, sul diritto allo studio, sulla ricerca molto maggiori e stabili che negli anni passati.
In coerenza con quanto previsto durante la campagna elettorale, ho quindi proposto al Consiglio di Amministrazione un bilancio per il 2022 fortemente espansivo, predisponendo le risorse per ingenti investimenti sulle aule e sulle strutture dei campus dell’Ateneo, sull’aumento del personale docente e di quello tecnico-amministrativo chiamato a supportare le attività didattiche e i servizi offerti, sugli interventi di ausilio per le situazioni di difficoltà economiche degli studenti, sul sostegno per i tirocini da svolgere presso aziende italiane per favorire il placement dopo la laurea. E su tanti altri interventi che non posso richiamare tutti in questa breve nota. Ovviamente non avete ancora visto nessun effetto positivo di questi importanti investimenti, che hanno bisogno di tempo per manifestarsi, ma sono certo che in breve ne potrete apprezzare i frutti e riconoscere un Ateneo nuovo, accogliente, efficiente, con una Segreteria che risponde e che funziona.
Abbiamo appena avviato anche una riflessione sul sistema di tassazione e individuato una prima lista di interventi, su cui ci confronteremo con le associazioni studentesche e con i Vostri rappresentanti negli organi di governo, che per la prima volta porteranno ad una complessiva rimodulazione, ovviamente in riduzione, delle fasce di contribuzione per tutti gli studenti e alla riduzione della tassazione per i fuori corso e per gli studenti meritevoli, anche indipendentemente dalle fasce ISEE. Stiamo anche predisponendo, per la prima volta, l’introduzione di un sistema di rateizzazione del contributo onnicomprensivo previsto per l’iscrizione, per superare così l’attuale modello con due sole rate, troppo onerose per le famiglie e poco adatto alle esigenze di un territorio in gravi difficoltà economiche. Questo nuovo sistema di versamento dei contributi permetterà anche di eliminare, quasi del tutto, l’applicazione delle more per ritardato pagamento, un odioso sistema che appesantisce ancora di più le difficoltà delle famiglie e dal quale l’Ateneo non deve continuare a trarre significative risorse, come avvenuto invece negli ultimi anni.
Spero si colga, quindi, che l’aumento delle indennità stabilito dal Consiglio di Amministrazione costituisce solo un segno di attenzione verso i colleghi dell’Ateneo, incluso chi Vi scrive adesso, impegnati a tempo pieno e senza riserve per migliorare la Vostra esperienza in UniPa e migliorare le Vostre chance di futuro a Palermo, in Sicilia o dove vorrete. Questo segno, però, Vi assicuro non è in nulla contrastante con i ben maggiori investimenti che lo stesso Consiglio ha già previsto, di cui vi renderemo conto molto presto, e su cui continua a lavorare, perché l’Università degli Studi di Palermo sia sempre di più all’altezza delle Vostre più grandi aspettative.
Chiediamo la Vostra collaborazione, invitandoVi a segnalarci opinioni, proposte, esigenze e necessità all’indirizzo mail lamiaideadiunipa@unipa.it
Con saluti molto cordiali,
Il Rettore
Massimo Midiri