Palermo, 11 lug. (Adnkronos) – “Un episodio grave e ingiustificabile. Esprimo la mia personale vicinanza e solidarietà al professionista aggredito. Condanniamo con fermezza ogni atto di violenza e valuteremo- atto che spetta all’azienda – di costituirci parte civile nel procedimento penale che verrà determinato”. A dirlo è il commissario straordinario del Policlinico di Palermo, Alessandro Castiglione, dopo l’aggressione, avvenuta ieri sera, di un medico in servizio al reparto di Gastroenterologia. Terminato l’orario di visita consentito ai parenti, il medico di guardia aveva invitato la figlia di una paziente a uscire rispettando quanto previsto dalle regole.
“Di fronte alle insistenze continue e ripetute di voler rimanere con la madre – ricostruiscono dall’ospedale -, il professionista aveva manifestato la disponibilità a discutere per valutare una soluzione, ma non c’è stato il tempo. Nell’arco di pochi minuti la figlia ha agevolato il passaggio in reparto del padre e del fratello che hanno fatto irruzione, colpendo il professionista con calci e pugni, scaraventandogli addosso anche una scrivania e procurandogli una lussazione alla spalla e una frattura dell’omero”.
Dopo l’intervento dei carabinieri il medico è stato accompagnato in pronto soccorso, dove è stato dimesso con una prognosi di 40 giorni. “Di certo in questa occasione la dinamica dei fatti ha favorito l’ingresso degli altri parenti e la conseguente aggressione – dice Castiglione -. L’Aoup è presidiata dai servizi di vigilanza, ma non è possibile in modo assoluto controllare tutti coloro che transitano nei viali interni, tanto più chi, come in questo caso, ha il passaggio favorito da un parente all’interno”.