Roma, 24 ott. – Due serate con i complessi del Teatro Massimo e il Requiem di Verdi, il 4 e 5 dicembre, precedute da un concerto con l’Orchestra Giovanile Cherubini, il 30 novembre. Il sindaco Leoluca Orlando gli conferirà la cittadinanza onoraria. Non accadeva da cinquant’anni, per la precisione dall’ottobre del 1970, che il maestro Riccardo Muti dirigesse l’Orchestra del Teatro Massimo.Era all’inizio della sua folgorante carriera quando salì sul podio dei complessi del teatro per due concerti, nel secondo dei quali era solista Maurizio Pollini.
Il grande direttore torna venerdì 4 e sabato 5 dicembre alle ore 20.30con un capolavoro della musica sinfonico-corale come la Messa da Requiem di Giuseppe Verdi, che vede impegnati sia l’Orchestra sia il Coro della Fondazione, diretto da Ciro Visco, con il soprano Joyce El-Khoury, il mezzosoprano Martina Belli, il tenore Saimir Pirgu e il basso Riccardo Zanellato. Riccardo Muti era tornato al Massimo anche nel 2003 alla guida dei Wiener Philharmoniker e nel 2010 con la Philharmonia Orchestra di Londra. Già nel 2017 alcune prime parti dell’Orchestra del Teatro Massimo erano state invitate a suonare sotto la sua direzione a Teheran e al Ravenna Festival per ‘Le vie dell’amicizia’, i concerti che dal 1997 il Maestro ha organizzato e diretto in diverse città colpite da grandi conflitti.
Il doppio appuntamento con il Requiem di Verdi sarà preceduto da un altro concerto del Maestro Muti al Teatro Massimo, lunedì 30 novembre alle ore 20,30, alla testa dell’Orchestra GiovanileCherubini, da lui fondata e diretta, formata da giovani strumentisti italiani. Il programma prevede l’esecuzione della Sinfonia n. 3 in Re maggiore D200 di Franz Schubert e la Sinfonia n. 9 in Mi minore op.95 ‘Dal nuovo mondo’ di Antonín Dvorák. La serata segna la chiusura della tournée dell’Orchestra Cherubini e di Muti che, prima di Palermo, faràtappa al Lac di Lugano, alla Fenice di Venezia e al Teatro Petruzzellidi Bari.
Durante il soggiorno di Muti in città, il sindaco Leoluca Orlando gli conferirà la cittadinanza onoraria di Palermo, per l’impegno profuso nel diffondere i valori della pace e della comunione tra i popoli, attraverso il linguaggio universale della musica. “L’impegno del Maestro Muti per la diffusione della cultura in Italia e nel mondo, e altresì per la diffusione del valore della pace e della comunione tra i popoli attraverso la musica – dichiara il sindaco di Palermo Leoluca Orlando – ci riempie di ammirazione per la sua esperienza umana e artistica. È per questo che siamo onorati di conferirgli la cittadinanza onoraria di Palermo, le cui radici affondano proprio in una storia fatta di incontri tra popoli, culture, letterature, musiche, poesie che si fondono, si contaminano, si arricchiscono. Ancor più ne siamo onorati in occasione della sua presenza a Palermo per una serie di importanti momenti culturali che coinvolgono il nostro amato Teatro Massimo, la sua Orchestra e il suo Coro, ulteriore motivo di gratitudine ed orgoglio”.
(Adnkronos)