Il Consiglio comunale di Palermo ha dato l’ok al Parco a Mare nel quartiere Sperone. Un progetto dal costo di quasi 18 milioni e mezzo di euro, che sarà finanziato con i fondi del Piano nazionale di ripresa e resilienza.
Quello del Parco a mare allo Sperone è il primo di 4 progetti finanziati, che il Consiglio comunale ha deciso di approvare. Si attende adesso l’ok per: la “Riqualificazione ecocompatibile del lungomare della Bandita”, la “Riqualificazione del porto della Bandita e delle aree portuali”, il “Contratto di fiume e di costa Oreto”
«È una giornata storica – dice il consigliere comunale Pasquale Terrani – perché dopo quasi mezzo secolo dalla devastazione e deturpazione dell’area della cosiddetta Costa sud di Palermo e dopo tanti anni di impegno da parte mia con oltre dieci convegni dedicati al tema, si torna a parlare di riqualifica e bonifica di una fascia costiera dove un tempo i palermitani trascorrevano l’estate negli stabilimenti balneari come i Bagni Petrucci, i Bagni Virzi, e i Bagni Italia, o in ristoranti come Spanò’, Santopalato e Renato dove tra l’altro c’era una delle cantine migliori D’Italia».
«Da presidente della Settima Commissione Consiliare, evidenzio grande soddisfazione di questo primo progetto approvato Consiglio comunale, in attesa che arrivino gli altri tre per la dovuta approvazione. Tutti progetti che avranno un impatto fortemente positivo per la crescita economica, sociale, turistica, alberghiera, occupazionale, sostenibile e imprenditoriale della città di Palermo»
Semaforo verde ieri sera al Consiglio comunale di Palermo al Parco a mare nel quartiere Sperone. Un progetto dal costo di quasi 18 milioni e mezzo di euro, che sarà finanziato con i fondi del Piano nazionale di ripresa e resilienza. Quello del Parco a mare allo Sperone è il primo di quattro progetti finanziati, che Sala delle Lapidi ha deciso di approvare. Si attende adesso l’ok per la riqualificazione ecocompatibile del lungomare della Bandita e quella del porto della Bandita e delle aree portuali, e per il contratto di fiume e di costa Oreto. “È una giornata storica, perché dopo quasi mezzo secolo dalla devastazione e deturpazione dell’area della cosiddetta Costa sud di Palermo e dopo tanti anni di impegno da parte mia con oltre dieci convegni dedicati al tema – dice il consigliere comunale di Forza Italia, Pasquale Terrani -, si torna a parlare di riqualifica e bonifica di una fascia costiera dove un tempo i palermitani trascorrevano l’estate”.
Soddisfatto anche Dario Chinnini, capogruppo di Lavoriamo per Palermo, per il quale si tratta di “un passo decisivo per la riqualificazione della costa sud di Palermo che cambierà volto. Aree verdi, parcheggi, campi sportivi, piste ciclabili e percorsi pedonali rilanceranno una porzione della città che in passato è stata deturpata e che potremo finalmente restituire ai palermitani. Un risultato straordinario raggiunto grazie al lavoro dell’amministrazione comunale, degli uffici e del Consiglio comunale, in cui maggioranza e opposizione hanno saputo lavorare insieme per il bene dei palermitani”.
I consiglieri dei gruppi di opposizione Progetto Palermo, Pd, M5S, Oso e del Gruppo Misto sottolineano il “lavoro scrupoloso di correzione e integrazione del progetto fatto dall’opposizione che è riuscita a farsi ascoltare da maggioranza e amministrazione comunale. Purtroppo, però, non siamo stati messi nelle condizioni di esprimere un parere positivo – spiegano – perché il progetto presentato al Consiglio ha molti limiti e non interviene né sulla riqualificazione ambientale né sulla balneabilità e sui servizi per garantirne la fruizione. Temiamo che tali limiti possano compromettere sia la qualità del risultato finale, sia la capacità di non perdere il finanziamento. Infatti, se non si raggiungerà l’ogv, cioè il collaudo dell’opera, entro giugno 2026, il finanziamento Pnrr sarà perso, con il rischio di pregiudicare il piano di riequilibrio del Comune di Palermo”.
“Con l’approvazione in Consiglio comunale del progetto del Parco a mare dello Sperone, finanziato con fondi Pnrr, l’amministrazione consegue un importante risultato nell’ambito dell’ambizioso progetto di rigenerazione della Costa Sud. Questo è solo uno dei piani per far rinascere quest’area, deturpata dall’oltraggio del sacco di Palermo perché è qui che veniva depositato il materiale di risulta”. A dirlo è il sindaco di Palermo, Roberto Lagalla, che ringrazia l’Aula per “l’apporto e l’approvazione di ieri sera, gli uffici e la cabina di regia che ho voluto sui fondi extra-comunali che ci sta permettendo di correre su progetti strategici e di non perdere risorse fondamentali per la città, l’assessore alle Politiche ambientali Andrea Mineo e l’assessore alla Rigenerazione urbana Maurizio Carta, che stanno seguendo da vicino i progetti, e il commissario Zes Carlo Amenta e i suoi uffici che stanno dando un prezioso e tangibile contributo per raggiungere l’obiettivo”.