Palermo, 27 feb. – “Ti faccio fare la fine di Piera Napoli” (la 32enne uccisa dal marito a coltellate a Palermo, ndr) aveva urlato alla compagna in occasione dell’ultima aggressione. Adesso per un palermitano di 46 anni si sono spalancate le porte del carcere, la Polizia lo ha arrestato con l’accusa di atti persecutori, ponendo fine all’ennesima storia di violenza tra le mura domestiche. La donna, insieme ai figli minorenni avuti durante una precedente relazione, nei giorni scorsi si è presentata in commissariato per denunciare le violenze del compagno ormai divenute inaccettabili. Agli agenti ha raccontato di essere stata per sette lunghi anni compagna e vittima del 46enne e delle sue manie di persecuzione.
“A furia di maltrattamenti, ingiurie, vessazioni e minacce di morte – spiegano gli investigatori -, il compagno aveva gradualmente prosciugato energie mentali e autostima della donna, incapace non soltanto di denunciare ma anche di reagire alle mortificazioni subite”.
Sino all’ultima aggressione e a quella frase risuonata come un sinistro avvertimento che l’ha spinta a mettere al sicuro se stessa e i figli. Per l’uomo che ha svariate condanne per reati di natura diversa e anche per maltrattamenti nei confronti di un’altra donna, sisono spalancate le porte del carcere.
(Adnkronos)