Il presidente della Regione Siciliana, Renato Schifani, questa mattina ha inaugurato il nuovo Pronto soccorso dell’ospedale Umberto I di Siracusa. Ad accompagnarlo l’assessore regionale alla Salute Giovanna Volo, il direttore generale Alessandro Caltagirone e il direttore sanitario Salvatore Madonia dell’Asp aretusea, con il prefetto Raffaela Moscarella, il sindaco Francesco Italia, l’arcivescovo Francesco Lomanto che ha benedetto la struttura, deputati nazionali e regionali, altre autorità civili e militari locali, dirigenti medici e personale sanitario. La struttura rientra così nella sede originaria, nella quale sono stati realizzati interventi di rifunzionalizzazione e ampliamento, completati dopo che è diventata operativa, poco meno di tre mesi fa, la nuova e adiacente palazzina di terapia intensiva.
«Siamo impegnati – ha detto il presidente Schifani – a rendere moderno ed efficiente il sistema sanitario regionale e realizzare tutti gli investimenti previsti, anche con le ingenti risorse del Pnrr. Le nuove strutture che abbiamo inaugurato oggi, realizzate con concezioni avanzate per il comfort di pazienti e cittadini, assolvono questo compito, in attesa di ulteriori ampliamenti. Non ci fermeremo qui, perché a Siracusa realizzeremo anche il nuovo ospedale. Sul progetto attendiamo il via libera del Ministero della Salute a un addendum all’Accordo di programma, necessario per via dell’adeguamento dei prezzi che ha fatto aumentare i costi inizialmente previsti, così come verificato dal commissario dell’opera. Il governo regionale ha individuato le coperture necessarie, non ci sono rischi per la costruzione del presidio sanitario».
«Siamo soddisfatti – ha affermato l’assessore Volo – di dare al territorio, in attesa del nuovo ospedale, una struttura adeguata, da un lato alle esigenze di cittadini e pazienti che potranno essere assistiti in un ambiente più confortevole e, dall’altro, al personale sanitario che potrà operare con maggiore serenità e sicurezza, grazie al posto di polizia che trova spazio nella struttura. Gli importanti investimenti che il presidente Schifani e il governo regionale stanno realizzando con i fondi del Pnrr mirano a dare un nuovo volto all’assistenza sanitaria in Sicilia anche con l’ausilio dell’alta tecnologia, facendo sì che i grandi ospedali vengano utilizzati esclusivamente per le patologie di alto impegno, mentre cronicità e fragilità possano essere curate efficacemente nelle case e negli ospedali di comunità».
«Il nuovo Pronto soccorso, assieme a tutti gli altri interventi realizzati di recente nell’ospedale Umberto I di Siracusa – ha sottolineato il direttore generale dell’Asp, Alessandro Caltagirone – in attesa della costruzione del nuovo ospedale, rappresenta un segnale tangibile dell’attenzione rivolta alle infrastrutture sanitarie locali presenti che mira a migliorare le capacità operative della struttura e a potenziare la qualità dei servizi offerti alla collettività. In tal senso, ad esempio, la nuova sala d’attesa è stata concepita per diminuire lo stress di pazienti e familiari».
I lavori di rifunzionalizzazione e ampliamento del Pronto soccorso dell’Umberto I hanno riguardato la ristrutturazione di 495 mq della struttura e la creazione di una nuova holding area di 494 mq, oltre a spazi aggiuntivi per un posto di polizia (75 mq), una radiologia con Tac dedicata (85 mq) e una sala d’attesa biofilica (113 mq) progettata per favorire il benessere e ridurre lo stress grazie all’integrazione di elementi naturali, come luce, piante, vista su spazi verdi, ventilazione naturale e sedute ergonomiche. L’intervento, per una spesa complessiva di 1,2 milioni di euro, ha previsto l’attivazione di 18 posti letto, 6 dei quali per l’osservazione breve intensiva (obi) e 12 nella holding area. In futuro è previsto un altro ampliamento del Pronto soccorso per la creazione di ulteriori posti letto da destinare anche alla Stroke Unit, per un costo stimato di 6,78 milioni nell’ambito del Piano di potenziamento delle strutture ospedaliere siciliane varato dalla Regione e finanziato con i fondi ex decreto legge 34/2020.
Con le medesime risorse è stata finanziata e realizzata la nuova palazzina di terapia intensiva, attivata lo scorso giugno, costruita nell’ex parcheggio ovest dell’ospedale. Ha una superficie di 1260 mq su due piani, ospita 24 posti letto, ed è dotata di una Tac e una diagnostica radiologica all’avanguardia.
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