I lavoratori dell’Atm, l’azienda che gestisce il trasporto pubblico a Trapani e il servizio degli stalli per il parcheggio a pagamento, da oggi sono entrati in stato di agitazione, sostenuti dalla Filt Cgil, dalla Fit Cisl e dalla Faisa Cisal. Alla base della protesta la mancata convocazione da parte dei rappresentanti dell’Azienda trasporti e mobilità di un incontro, dopo reiterate richieste dei sindacati, finalizzato a discutere del “clima di disagio e tensione” vissuto dai lavoratori che svolgono il servizio di trasporto urbano e dagli ausiliari del traffico a causa del “costante controllo esercitato dall’azienda, dell’organizzazione del lavoro dei dipendenti e della ripresa delle trattative per la contrattazione di secondo livello”.
I segretari provinciali della Filt Cgil Anselmo Gandolfo, della della Fit Cisl Rosanna Grimaudo e della Faisa Cisal Rosario Gentile hanno chiesto all’Atm un nuovo incontro annunciando, in caso di mancata convocazione, l’avvio delle procedure per “ulteriori azioni volte a tutela i diritti dei lavoratori”.